Polverini di stelle

da Libero-news.

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Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

16 commenti su “Polverini di stelle”

  1. e pensare che c’e’ stato un tempo in cui gli ‘eletti’ accoglievano l’elezione con la preoccupazione di chi avverte il peso della responsabilita’. ma parliamo dell’antica grecia, e cioe’ addirittura prima della defilippi

  2. Purtroppo si afferma una verità che fino ad oggi ho voluto non accettare.
    Questa è l’Italia. Non c’è proprio niente da fare.

    Che il paese sia di destra non mi fa poi così male. Ognuno ha i suoi ideali e insieme si potrebbe anche convivere civilmente, a beneficio di tutta la collettività.
    La cosa che mi fa più male è che l’Italia voti “questa” destra.

    Anche l’auspicata secessione della Lega – partito trainante della dx – non risolverebbe il problema. Il Sud conferma sempre il suo ruolo di serbatoio politico clientelare, asservito all’affarismo del pacco di pasta al momento giusto. O meglio della carta da 100 – e non parlo di carta vetrata – al momento giusto.

    Sogno sempre più la Svezia. Per i miei figli più che per me. La differenza di clima – e io amo i paesi caldi – non la considero poi così male, se quelli sono i risultati. Li almeno, più che piovere, nevica. C’è meno il rischio di infradici(a)rsi.

  3. Due modi di vedere le cose: per raitre, ieri, la destra non ha avuto l’exploit sbandierato dal vate Berlusconi. Per le tv di destra (cioè tutte le altre) pdl e lega hanno strappato zoccoli duri alla sinistra. Insomma, si ragionava con la bilancia e a bicchieri mezzi pieni e mezzi vuoti invece di sviscerare programmi, prospettive e situazione in generale (quadro sociale, significato di questi risultati). La politica del tot al chilo ormai la fanno tutti. Ma agli italiani sta anche bene. Agli italiani sta bene tutto. Ormai si può dire.

  4. Mi correggo: una prospettiva si è palesata. Il tormentone di ieri era: ora comincia la stagione delle riforme. Teniamoci forte.
    La Polverini ha di che festeggiare. Pur presentandosi con una lista “disgiunta” (non so se è il termine giusto) ha stravinto. Una vittoria molto significativa per il suo capo e relativo ego, che straparlerà ancora di più di vittoria del bene sul male e l’invidia (leggi: i giudici, le regole, la costituzione). Una sconfitta per chi, come me, si era illuso che gli italiani sappiano organizzare mentalmente concetti più complessi di “mamma – papà- pupù”. Insomma, alla storia dell’amore e dell’odio ci credono davvero. Non sanno perché, ma ci credono.

  5. Mi chiedo quali sarebbero questi zoccoli duri.
    Non è che hanno conquistato l’Emilia!
    Campania e Calabria non mi stupiscono, basta contare quanti politici berluschini hanno arrestato in quelle regioni.
    Per il Lazio mi dispiace veramente. Dopo la “cura Alemanno” dovevano pure trarne qualche conclusione i laziali.

  6. @Cacciatorino:
    ha dimenticato il concetto più importante.
    Pappa.

    Lascio alla sua immaginazione la pluralità di significati del termine.

  7. Il messaggio che passa è quello che gli elettori della sinistra, siano degli sconfitti e quindi non abbiano alcun titolo per avanzare pretese.
    Chi perde deve stare zitto e non lamentarsi. Chi vince governa per e solo i suoi elettori.
    Gli altri si arrangino…

  8. Fabio,
    la vera democrazia stà in quello scambio di battute, con il padre, raccontato dalla Gabanelli a Raiperunanotte.
    L’encefalogramma di questa politica, sia da una parte che dall’altra, da questo punto di vista è totalmente piatto, anzi, retroverso.
    Il messaggio che dici tu, qualche politico, l’ha pure espresso nero su bianco. Sia per lettera che per e-mail.

  9. Bè , io sogno sempre di più il Brasile…là è difficile che mi vengano a prendere…

  10. Gli Italiani sono Irrimediabilmente fatti per la dittatura
    ENNIO FLAIANO

  11. Guardate che la Polverini è una donna intelligente,la conosco personalmente e posso assicurarvi che è molto preparata,seria e competente, una giovane donna concreta che conosce i problemi della gente e cerca soluzioni vere, e poi,permettetemi,stavolta non correremo il rischio di trovare il presidente della regione nudo a carponi,strafatto e piangente sul pavimento di una trans! Come dire,è già un bel vantaggio

  12. Cara Giusicilia, non ho dubbi sulle capacità di Renata Polverini. Ne ho, e parecchi, sugli elettori che si professano di sinistra e che al momento del voto hanno crisi di amnesia.

  13. Non so fino a che punto un elettore di sinistra si possa riconoscere in Emma Bonino,per me donna straordinaria, ma totalmete avulsa rispetto ad una sinistra post comunista in cerca di identità.
    Quindi il problema,a mio avviso, è a monte

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