di Giacomo Cacciatore, Raffaella Catalano, Gery Palazzotto
Lo scenario: eravamo in vacanza alle Eolie, l’estate scorsa. Tramonti in terrazza, con il mare davanti: Panarea e Stromboli di fronte e Lipari a destra. Aperitivi a portata di mano. Ci siamo abbandonati sulle sdraio e abbiamo cominciato a cazzeggiare. Su un pelosissimo psicologo indiano che fa le sedute in kaftano rosa, su un avvocato in pensione con l’eloquio demodè e la denuncia facile, su un giornalista sgrammaticato che inciampa nello scoop della sua vita, su un magistrato che non si godrà mai la sua ultima vacanza.
L’esito: a giugno uscirà “Salina, la sabbia che resta”, un romanzo che avrà due editori, Dario Flaccovio per le librerie e Mondadori per l’edizione da edicola.
La prima notizia, oltre a quella più scontata, ossia che si tratta (almeno per noi) di una bella storia con dei personaggi divertenti, è che lo firmiamo tutti e tre.
La seconda notizia, in risposta alla domanda che più spesso i nostri amici ci pongono quando parliamo di questo romanzo, cioè “come avete fatto a scrivere in gruppo?”, è che non lo sappiamo come abbiamo fatto, ma ci siamo divertiti moltissimo.
E mentre ancora ero ferma a sognare:quanto mi sarebbe piaciuto essere lì ad ascoltarvi, ho letto: un libro! Lo voglio!
ma esce a giugno ? si vabbé ma potevate aspettare ad annuciarlo, giugno è ancora lontano almeno da qui all’uscita ci aspettiamo anticipazioni. ;)
Siete meravigliosi, e pregusto già il capolavoro. Vi voglio un bene immenso.
Mi prenoto per la copertina del prossimo libro, visto che questo è già in uscita…
Potrò sempre dire: io c’ero, e mi sono divertita moltissimo a osservare tre istinti creativi così diversi tra loro e così perfettamente incastrati.
Sarà un libro-bomboniera, allora…
Splendido…
Siete in tanti a scrivere, e io sono solo a leggere…
ma farò del mio meglio per recuperare.
Rido comunque già alla piccola descrizione dei personaggi.