Se un qualunque cittadino, come me, ieri sera cercava il sito del ministero per la Pubblica amministrazione e per l’innovazione, quello di Brunetta insomma, si trovava davanti all’home page che vedete sopra.
Un sito pubblico, pagato quindi dal qualunque cittadino, che si occupa di un ambito esclusivamente privato: quello che si estende in un’area inclusa tra i problemi di Brunetta e le accuse dell’Espresso.
Ho pensato e ripensato a frasi per esprimere stupore e scoramento. Ne ho scritte e cancellate decine.
Ne è sopravvissuta una sola, in forma di domanda. Questa: ma sono impazziti?
Si, sono impazziti e come si dice “nisceru a u naturali”
Se pensate poi che c’è il rischio che Brunetta diventi sindaco di Venezia, su proposta di Calderoli…
E’ incredibile. Avevo già letto la notizia su un altro blog e sono rimasto senza parole. Sono una manata di buffoni che giocano con strumenti che non sanno neanche utilizzare. Chissà se sia possibile chiedere i danni per quanto accaduto.
Ciao,
Emanuele
Perché, Berlusconi non fa lo stesso? Ormai ogni sua apparizione in situazioni istituzionali, giorno per giorno, è poco più che uno show di recriminazioni personali – niente di più, niente di meno – contro la stampa, la sinistra, i magistrati, Marx etc. E la cosa più grave è che parla dei c***i suoi estendendoli senza incertezze a tutto il popolo italiano, in una specie di delirio di onnipotenza. Se non è follia questa…
Brunetta, ai tempi dei fannulloni nelle pubbliche amministrazioni, mi aveva tratto in inganno con i suoi modi diretti. Per fortuna è durato pochissimo.