Il delfino padano

corsera

Secondo Umberto Bossi, il caso escort è una polpetta avvelenata preparata dalla mafia per Silvio Berlusconi.
Il nemico numero uno dei disonesti, il campione della legalità, il simbolo della virtù in terra, il modello sempiterno di saggezza sarebbe – secondo Bossi – inviso alla parte più odiosa dell’odiosa criminalità italiana, europea e forse mondiale.
Quel che stupisce del delfino padano (perdonatemi l’involontario ossimoro naturalistico) è la perentorietà di ragionamento: non è vero che le vere stanze del potere sono, purtroppo spesso, le stanze da letto; è vero che se il potente sbaglia, è vittima di un vergognoso tranello, di una congiura criminale.
A seguire il suo filo logico si arriverà a incolpare la S.P.E.C.T.R.E per le polluzioni notturne del premier e Ernst Stavro Blofeld per attentato alla verginità nazionale. James Bond diventerà un personaggio interessante nell’attuale panorama politico italiano. Non per il suo coraggio, ma per il suo corredo di femmine, riserva preziosa per un eventuale rimpasto di governo.
Insomma, un’enormità appresso all’altra. Almeno fino a quando Umberto Bossi non sarà ricondotto al ruolo che merita: da leader della Lega a leader da legare.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

5 commenti su “Il delfino padano”

  1. Dichiarare una cosa del genere significa non avere la minima idea di che cosa sia la mafia (il soggetto di un libro di Tom Clancy?) ma, soprattutto, il minimo rispetto per chi la combatte e l’ha combattuta. Il che si ricollega, idealmente, alla disinvoltura del sindaco leghista che ha fatto le pulizie di settembre cancellando Peppino Impastato dal suo piccolo mondo antico color verde pisello. Ignoranza, interventismo che non fa operazione, sparata grossa ad effetto. Vai a capire se per certe cretinate i piani bassi prendono esempio dai vertici o viceversa. O si tratta di uno scambio alla pari di intelligenze. Chiamiamole così.

  2. Come si crea un falso nemico quando occorre. Si fa per paranoia- in senso clinico- oppure per spostare l’attenzione- Bossi-, sempre in senso clinico.

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