di Quarant’Ena
L’altra mattina ho sfogliato Vanity Fair. Il servizio principale era dedicato a Lavina Borromeo: alta, bionda e con gli occhi azzurri sposata con John Jacob Philip Elkann, uno dei più importanti “Fiataroli“. La coppia ha due figli: Oceano e Leone. Tutti sono ritratti nel giardino di una villa grande quanto mezzo parco della Favorita.
Lei dichiara che il momento più bello è Natale. Scartano i regali solo loro quattro (noi pensavamo che chiamassero tutti i compaesani). Quando lui torna a casa, si toglie la giacca e la cravatta e gioca con i bambini (noi invece eravamo certi che indossasse la tuta di Tarzan e che volasse da un albero all’altro in attesa della cena).
Poi nell’articolo si accenna al lavoro. Lei è laureata in Scienze politiche. Ha lavorato per Bottega Verde e Armani. Ha “approfondito la parte creativa” e ha disegnato per Trussardi una linea di accessori e una borsa “La vie” che – ci informa Vanity – fa tutt’ora parte della maison. Poi ha anche disegnato una serie di oggetti per la casa, L collection, per Poltrona Frau (che le ha appena chiesto di pensare nuovi complementi di arredo).
Perché la vita è così: magari una ha tre lauree e sta con il figlio del meccanico e l’unico approfondimento creativo che le si prospetta è vendere alle amiche i trucchi dell’Avon o i lucidatutto della Stanhome.
So bene che non posso fare dei paragoni, e magari Lavinia Borromeo nel suo lavoro è bravissima, ma perché i giornali devono infierire contro le povere anime come la mia?
Quarant’Ena, chi è capace di rendere divertente la cronaca della giornata tipo di questi due figuri-ni, non può essere una povera anima!
Sei bravissima, la tua anima è ricca e vibrante e loro, certamente, non sono così felici, sereni e ottimisti come vogliono farli apparire…
Ricordo sempre che in tempi non sospetti, anni e anni fa, prima che la vera tragedia si abbattesse sulla loro vita – e si ostinavano a cantare mano nella mano – un mio amico mi diceva di Albano e Romina: “Vedrai che divorzieranno!”…Allora sembrava matto…
Auguro, per carità, a Lavinia e consorte gioia e popolarità, ma non voglio più credere che sia tutto oro ciò che luccica…
Anche i ricchi piangono
triste consolarsi sulle loro presunte lacrime, preferisco pensare che magari noi ci godiamo di più la fine del mutuo della casa, o ci annoiamo meno, perchè per noi non tutto è scontato. ma la vera spina nel cuore è considerare quanta INgiustizia regna a questo mondo. ancora ancora noi ci lamentiamo giusto x il gusto di paragonarci a loro, ma penso alla rumena che ha dovuto lasciare la sua piccolina lontana per venire a sgobbare nelle nostre case, a chi non ha un tetto la notte nei rigidi inverni, a chi, peggio, ha figli malati e non può curarli… e non ce l’ho con loro che, beati loro, scartano i regali, solo mi chiedo CHI e secondo quali parametri decide chi deve nascere chiamandosi Borromeo e chi no.
guardo meglio la foto: e poi un marito con quella facciuzza sminchiata di j.p. elkann non è certo da invidiare!
mamma mia!!!