Vizi privati e pubblici disastri

amat

Un estratto dall’articolo di oggi su la Repubblica.

Sommersa dai debiti, l’Amat rischia di diventare la nuova Amia. Lo spettro del disastro economico aleggia sulla società quasi come una maledizione – la maledizione delle spa municipali – quindi d’ora in poi è bene che ogni analisi, deduzione, previsione o semplice osservazione in tema di servizio pubblico a Palermo sia preceduta da un rito scaramantico. Ovvero toccare ferro prima di toccare il fondo poiché muoversi “con la virtù per guida e la fortuna per compagna” è impossibile in queste lande, a causa della rarità della prima. Comunque, anche armandosi di amuleti e talismani, sarebbe difficile accollare alla buona sorte il compito di ripianare la voragine di trenta milioni di euro in fondo alla quale è precipitata l’Amat, se non altro perché quando si parla di conti in rosso, più che i maghi vengono in mente in magheggi. Continua a leggere Vizi privati e pubblici disastri

Abusivi, ma all’asciutto

Ecco a cosa serve questa pensilina dell’Amat: a dare riparo ai manifesti abusivi.

Grazie a Giuseppe Giglio.

Cammarata reloaded

Ricordate il video promozionale in cui il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, spiegava che la città è ben amministrata e che il disastro finanziario era riconducibile a una mera convergenza internazionale? Bene, sulla base di quel filmato realizzato con fondi pubblici, un gruppo di guastatori che si fa chiamare “I beati cavoli” ha deciso di fare quello che tutti gli organi di informazione non hanno fatto: analizzare, ricercare, verificare, raccontare.
Ne è venuta fuori una versione dei fatti riveduta e corretta (nonché gratis).  E chissà, forse anche più veritiera.

Il jazz sul bus

Musica sull’autobus a Palermo. Oggi, dalle 18 alle 20, sulla linea 101 in partenza da piazza Alcide de Gasperi, il “Carla Restivo Trio” (Carla Restivo al sax alto,  Carlo Purpura alla chitarra acustica, Federico Gueci al basso) suonerà jazz.
Mi pare una buona notizia per due motivi: primo, ascoltare musica è sempre un bel modo di impiegare il tempo; secondo, il concerto non costa nulla all’Amat perché è offerto dall’associazione siciliana “Musica insieme”.