Ci eravamo illusi che questo Francesco Belsito potesse dare lo spunto per un’indagine approfondita tra le piaghe della Lega, che fosse problema e soluzione insieme. Trovato il male, trovato l’antidoto. Invece ora ci accorgiamo che il tesoriere manolesta addirittura spiava personaggi del calibro di Roberto Castelli e Rosi Mauro, cioè due delle più squalificate figure del partito di Bossi. E’ vero che a scavare tra l’immondizia ogni tanto si trova roba interessante, ma qui non siamo neanche in una discarica. Siamo nella spazzatura di un collezionista di spazzatura. Un passo prima del nulla, insomma.