Soda Caustica
di L’Avvelenata
Un elefante compie sessant’anni e qualcuno gli consegna una torta.
Una tigre bianca fa capolino tra quelle classiche, color arancione, mentre un inserviente scollacciato e villoso e un pagliaccio col nasone spiegano che è (addirittura?) un miracolo genetico.
Tra Salgari e Jules Verne. Le fiabe, si sa, accendono i sogni.
Ma qui ad accendere ero io. Con il telecomando. La tv. Rai Tre. Tgr Sicilia. Un’isola – ma non quella del dottor Moreau – dove elefanti e tigri non sono esattamente un’emergenza (e di emergenze vere, chi più ne ha, più si diletti ad aggiungerne). Eppure in un solo weekend vanno in onda sulla rete pubblica ben due servizi dedicati a scampoli di circhi fuori stagione, nell’ordine Orfei e Togni. Più che una fiaba, un paradosso.
Mi domando che succede. C’è forse, nella Rai nostrana, voglia di Studio Aperto, tutto tette-animali e lacrime? O una virata pseudo-pieroangelistica per venderci come frutto di esperimenti della famiglia Togni una tigre che esiste già in natura ed è semplicemente albina? O ci troviamo di fronte a un’improvvisa sterzata verso una “Vita in diretta” versione animalier, dove si celebra un Dumbo attempato, sì, ma che un record non è, dato che l’elefante vive in media 75 anni? O, ancora, è una compassionevole stretta di mano ai circhi, sempre più impopolari?
Va bene, digeriamo anche questa. Ma ora, per favore, torniamo alle cose serie.