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Senza fiducia

Spesso (troppo) ci dimentichiamo che le cose funzionano bene solo se sono fatte bene. E che per essere fatte bene hanno bisogno di professionisti. E che i professionisti sono tali perché esercitano una professione: una, non dieci tutte insieme. E che se a un professionista viene imposto di lavorare per dieci, nel migliore dei casi farà un decimo del suo vero lavoro (quello per cui ha studiato) e per i restanti nove decimi farà cose abbozzate, magari sbagliate, comunque cagate. E che le cagate non piovono mai dal cielo, ma sono sempre meritate nonostante il fatto che per progettarle ci vuole più applicazione (storta) di quella che occorre per fare le cose bene. Che le cose fatte bene hanno bisogno di professionisti, di tempo, di organici adeguati, di pazienza, di lungimiranza. E soprattutto di fiducia.

Senza fiducia nessuno ordinerebbe un ponte a un tale che lo disegna assieme al suo team sulla carta, nessuno finanzierebbe una ricerca su un nuovo vaccino, nessuno commissionerebbe un’opera teatrale, nessuno allenerebbe una squadra sportiva di giovanissimi, nessuno potrebbe dirigere un giornale, e così via.
Senza fiducia si costruisce il nulla. E le cose fatte bene sono esattamente l’opposto.  

P.S.
Questo post è stato scritto senza maltrattare nessun datore di lavoro, senza nessuna rivendicazione in codice, senza un’urgenza di cronaca. E’ stato scritto semplicemente perché all’autore di questo blog pareva giusto scriverlo.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

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