È un fastidioso inconveniente che mi è capitato soltanto, almeno sinora, in Italia. Quest’anno con maggiore frequenza. Viaggi a Ferragosto – non perché lo hai scelto, ma solo perché le ferie che ti sono consentite quelle sono – e ti imbatti in strutture turistiche che siccome è ferragosto lavorano a mezzo servizio. Con un non insignificante dettaglio: tu paghi il prezzo pieno. Da una settimana mi sto imbattendo in ristoranti, hotel, B&B, bar che in questi giorni riducono drasticamente le prestazioni, ma al contempo lasciano immutato il prezzo. Il che è quantomeno sleale. Mi è capitato di cenare in un ristorante stellato e di trovare un servizio imbarazzante. Tipo: ti portano il primo e ti lasciano senza posate. O tipo: chiedo alla cameriera a che temperatura me lo servono il vino rosso che ho ordinato e lei risponde “mah non saprei, il rosso non si beve freddo…”. O tipo: sparecchiano sgomitando davanti al tuo naso e lanciando le posate causano schizzi di salsa ad alzo zero.
Mi è capitato di soggiornare in un B&B che non costa poco e di non trovare nessuno ad accogliermi perché i proprietari erano in ferie e con loro tutta l’assistenza che serve. Morale: la prima colazione ce l’ha servita un barista volontario con tre fette biscottate a testa!
O un resort vista lago, bello e raffinato, che decide di azzerare la colazione per un paio di giorni perché… è agosto. Con tutti i clienti dentro. E ti rimanda a un bar che sta due chilometri più sotto: sì, sotto è la parola giusta dato che la struttura sta su una collina e tu sei a piedi con uno zaino di dieci chili piantato sulle spalle.
Insomma, una piccola galleria di orrori evitabili, di sciatterie urticanti. Perché ci sono cose piccole che, a seconda del contesto, urtano più di cose più pesanti. Sono gli errori evitabili, gli strafalcioni superflui, e soprattutto i piccoli gesti sgraziati che ti fanno sentire sottovalutato, stupido senza esserlo (almeno in questo caso).
Se un ristoratore o un albergatore vuole farsi due giorni di ferie, che chiuda. Oppure lo dica chiaramente: lascio aperto perché sono tempi difficili e i soldi servono, però magari vi faccio uno sconto perché il servizio è dimezzato o non al livello della struttura.
Sarebbe un gesto di maturità e soprattutto di rispetto verso il turista che paga. Paga sempre a prezzo pieno.
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