Nessuno tocchi l’elefantino

Vedo il programma di Giuliano Ferrara, non mi piace, ma sono felice che ci sia (il programma, più che Ferrara). Perché la pretestuosità delle polemiche alimentate da un Pdl a corto di argomenti (che non riguardino barzellette, after hour e vizi privati) è messa a nudo dalla messa in onda di “Qui Radio Londra”, dopo il tg delle 20 su Raiuno. Ogni sera Ferrara attacca magistrati (ieri sera Fabio De Pasquale), opposizione e non allineati senza che nessuno batta ciglio. E il bello è che così deve essere, è giusto che sia.
La democrazia vera si misura tra i picchi delle opinioni, non nelle pianure nebbiose della censura. Non si può invocare il contraddittorio come ingrediente fondamentale del giusto processo alla verità, quando in realtà è solo un condimento del verosimile: le idee non si imbrigliano per decreto legge.
Insomma, le apparizioni quotidiane di Giuliano Ferrara sono la legittimazione di qualunque altro opinionista la pensi in modo diverso da lui.
Nessuno tocchi l’elefantino.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

8 commenti su “Nessuno tocchi l’elefantino”

  1. Ho visto le prime puntate, poi, per rispetto verso me stessa, mi sono rifiutata di continuare. Ho inviato una lettera di protesta alla Rai, perchè quel posto fu di Biagi ed è un sacrilegio vederlo usurpato da questo tizio..ma capisco che faccio come don Chisciotte. Ferrara è osceno…almeno per me.
    Mirella

  2. Oltre che un fuoritaglia, Ferrara è un fuoriclasse. Bravo, intelligente, astuto. Ed è giusto che ci sia. Mi rafforza nelle mie opinioni (contro). Ma c’è qualcosa che non quadra. Ha un pedigree troppo nobile, troppo colto, ha un corpo troppo benestantemente grasso per essere credibile. Nella riproposizione splatter della busta della spesa sulla testa (ricordando il suicidio di Gabriele Cagliari) scivola un po’ nel teatrino amatoriale. Troppo orco delle favole e poco sprangatore all’assalto della sezione giovanile. Temo che il 90% della destra italiana non lo capisca, anzi, che lo disprezzi un po’ proprio perché lo sente più colto. Quel 90% ha voglia di un oratore più maschio, più virile, più demagogico e più fasci-piazzista. Giuliano discende da lombi diversi assai per piacere a quell’uditorio. E la sua canaglieria è troppo studiata per non apparire un poco falsa. Prendete Il Foglio: è l’unico giornale di destra dove (spesso) leggo cose che nemmeno i giornali di sinistra.

  3. giusto. tenete giu’ le mani. non lo toccate. che schifo. usate armi a lunga gittata invece. tipo un cruise americano andrebbe bene.

  4. A forza di non toccare nessuno si rimane schiacciati dall’elefante. Propugno un movimento “pro topolino” che lo spaventi e lo faccia fuggire in fretta.

  5. Caro Gery, sei proprio un cattivone, cattivone, cattivone!

    p.s. ho pure finito la benzina e non ho neanche uno Spinelli che mi tiri un po’ su.

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