Manifestanti dell’Amia, oggi pomeriggio a Palermo. Per i non siculi traduco quel che c’è scritto nel cartello: loro a Dubai, noi ci dobbiamo arrangiare.
Ma in siciliano rende di più…
momenti in cui amo Palermo (per la battuta sullo striscione, intendo). Bravi!
Geniali!
La totale assenza di umorismo di alcuni stakanovisti milanesi con cui mi confronto ultimamente, mi fa pensare che l’ironia sia l’unico rimedio rimasto ai palermitani per non cedere alla disperazione!
E’ vero cara Contessa, i milanesi risultano, a prima vista, stakanovisti. Ma non si fidi, il più delle volte i loro sforzi si concentrano nella sola produzione di nebbia milanese.
Un palermitano è in grado di produrre più velocemente e meglio, nella maggioranza dei casi.
Prendiamo il caso in oggetto, per esempio.
Due dipendenti Amia palermitani avranno deciso di fare il cartello in 1 minuto netto. Probabilmente nell’attesa al bar, tra la tazza di caffè, il canonico bicchiere d’acqua propedeutico e quattro chiacchiere col barista. Sono poi andati dal tipografo sotto casa, dopo aver scaricato la foto da internet, per fare stampare il tutto. Mezza giornata direi. Poco lavoro, tanto risultato.
I suoi milanesi, per ottenere lo stesso cartello avrebbero impiegato un mese: stabilire quale è la mission; decidere a quale agenzia di “pierr” dare l’incarico (il cognato del DG o il cognato dell’AD); stabilire il prezzo della consulenza (1-2 Mil. di Euro dai fondi FAS); incaricare il fotografo (ho un cugino…); aspettare gli elaborati (almeno 15 per non negarsi niente); convocare un meeting to share la scelta con gli azionisti; f@tt3r53n3 degli azionisti e far decidere al Capo; stampare in Bulgaria il manifesto, che costa meno; ed infine la spedizione aerea del cartello, con un aereo ministeriale e una fattura gonfiata di TNT Express. Tanto lavoro, tanti soldi, tanto fumo e non è detto che venga meglio.
Grande Tanus, alla faccia dei milanesi!
@Tanus: e poi il pacco con i manifesti di ritorno dalla Bulgaria si è perso a Linate.
Sicuramente saranno stati dei magistrati radicali comunisti deviati seguaci di Santoro Travaglio Floris Dandini a bloccare i manifesti, sdraiandosi sulla pista.
I manifesti erano lì, non è colpa loro se quelli hanno usato la violenza mettendosi sotto le suole degli incaricati al ritiro.
Seguono 7 ricorsi al Tar, 3 alla Corte di Appello e 8 all’Assise.
Nel frattempo la manifestazione si sarà prescritta.
Anzi, si sarà autoassolta.
momenti in cui amo Palermo (per la battuta sullo striscione, intendo). Bravi!
Geniali!
La totale assenza di umorismo di alcuni stakanovisti milanesi con cui mi confronto ultimamente, mi fa pensare che l’ironia sia l’unico rimedio rimasto ai palermitani per non cedere alla disperazione!
E’ vero cara Contessa, i milanesi risultano, a prima vista, stakanovisti. Ma non si fidi, il più delle volte i loro sforzi si concentrano nella sola produzione di nebbia milanese.
Un palermitano è in grado di produrre più velocemente e meglio, nella maggioranza dei casi.
Prendiamo il caso in oggetto, per esempio.
Due dipendenti Amia palermitani avranno deciso di fare il cartello in 1 minuto netto. Probabilmente nell’attesa al bar, tra la tazza di caffè, il canonico bicchiere d’acqua propedeutico e quattro chiacchiere col barista. Sono poi andati dal tipografo sotto casa, dopo aver scaricato la foto da internet, per fare stampare il tutto. Mezza giornata direi. Poco lavoro, tanto risultato.
I suoi milanesi, per ottenere lo stesso cartello avrebbero impiegato un mese: stabilire quale è la mission; decidere a quale agenzia di “pierr” dare l’incarico (il cognato del DG o il cognato dell’AD); stabilire il prezzo della consulenza (1-2 Mil. di Euro dai fondi FAS); incaricare il fotografo (ho un cugino…); aspettare gli elaborati (almeno 15 per non negarsi niente); convocare un meeting to share la scelta con gli azionisti; f@tt3r53n3 degli azionisti e far decidere al Capo; stampare in Bulgaria il manifesto, che costa meno; ed infine la spedizione aerea del cartello, con un aereo ministeriale e una fattura gonfiata di TNT Express. Tanto lavoro, tanti soldi, tanto fumo e non è detto che venga meglio.
Grande Tanus, alla faccia dei milanesi!
@Tanus: e poi il pacco con i manifesti di ritorno dalla Bulgaria si è perso a Linate.
Sicuramente saranno stati dei magistrati radicali comunisti deviati seguaci di Santoro Travaglio Floris Dandini a bloccare i manifesti, sdraiandosi sulla pista.
I manifesti erano lì, non è colpa loro se quelli hanno usato la violenza mettendosi sotto le suole degli incaricati al ritiro.
Seguono 7 ricorsi al Tar, 3 alla Corte di Appello e 8 all’Assise.
Nel frattempo la manifestazione si sarà prescritta.
Anzi, si sarà autoassolta.
Inoltre, a proposito di coerenza.
http://www.livesicilia.it/2010/03/18/cammarata-su-s-scarica-galioto-e-stato-un-amministratore-inadeguato/