Alta marea

il giornale

Il Giornale usa le solite argomentazioni sottili. Solo che stavolta il fine pensatore Renato Farina si è distratto: nel manicomio, ieri, c’era anche il loro leader, il mahatma Feltri, che ha fatto bene il suo mestiere di cecchino in giacca e cravatta.  Farina non ha fatto in tempo ad accorgersene prima di essere sommerso dall’alta marea di fango.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

27 commenti su “Alta marea”

  1. La Carfagna querela Repubblica per aver riportato fedelmente gli insulti pronunciati dalla Guzzanti. Una cronaca nuda e cruda. Chiede 900 mila euro come risarcimento. Non chiede manco un centesimo al Foglio che ha trascritto come Repubblica i medesimi improperi.

  2. La cosa di gran lunga più bella per me è accaduta quando Franceschini ha detto a Belpietro :” Lei, quando parla di un giornalista come Bocca, dovrebbe alzarsi in piedi “.
    Che tristezza vedere personaggi come Belpietro e Feltri. Una curiosità: non è strano che Belpietro per facia abbia una sorta di maschera del sorriso mentre Feltri una della tristezza. Forse prendono in modo opposto l’abiura dell’essenza del fare giornalismo, cioè la libertà rispetto al potere? Chissà.
    Ammiro più di tutti Travaglio perchè mi sembra quello veramente al di sopra delle parti, ugualmente critico con destra e sinistra

  3. Franceschini avrebbe dovuto rispondere: “Quando parli di Bocca dovresti sciaquarti la bocca”.
    Sarebbe stata l’unica cosa coerente detta dopo che sulla candidatura di De Castro al parlamento europea ha balbettato delle motivazioni inconsistenti.

  4. sì, sono perfettamente d’accordo: Franceschini per suo verso è stato semplicemente penoso quando si è arrampicato sugli specchi per giustificare la candidatura di De Castro e la conseguente salvezza del presunto corrotto del Pd, già incalzato dalle indagini e salvato con l’immunità.
    Non puoi fare il moralista se ti comporti come gli immorali: finisci con l’essere ancora più spregevole perchè predichi untuosamente di questionmi morali ma hai una doppia verità e una doppia morale.

  5. tristezza
    vedere concita de gregorio battibeccare con belpietro
    nel vicolo di borgo vecchio la zza pippina e lu zu cicciu avrebbero trovato argomenti più brillanti ed interessanti di certo!
    “travaglio veramente al di sopra delle parti..”?!?
    ho i brividi

  6. Perchè Travaglio non sarebbe al di sopra delle parti? perdonami, così a me pare, ma vorrei sapere la tua opinione e il perchè pensi che non lo sia. Sicuramente non sono uno informato di politica, le mie passioni sono altre: nuoto, corsa, yoga, sesso, leggere…

  7. @giusicilia: se Travaglio fa pubblicamente un resoconto di fatti documentati (tutto si può dire di lui tranne che sia così ingenuo da non essere documentato) sta mettendo in atto un attacco giustizialista. Se Berlusconi e Feltri usano lo stesso sistema , ma con mezzi infinitamente più potenti e modi più violenti e bassi, stanno solo difendendo la democrazia e la volontà popolare corrosa dai sovversivi inveleniti. E’ così che funziona? L’imparzialità nell’esprimere un’opinione è una pia illusione. Specialmente in tempi di emergenza democrazia come questi (non certo imputabili a Marco Travaglio, per quanto mi riguarda).

  8. Ne deduco che i fatti (fatti fino a prova contraria, sottolineo) di Travaglio valgono meno di quelli del potentato del Pdl. Ne deduco che la democratica espressione delle proprie opinioni su quello che accade, basata su considerazioni non peregrine, dovrebbe essere un ricordo sbiadito. Ne deduco che sogniamo una società in cui la verità debba arrivare da una voce sola, in totale assenza di contraddittorio. Ne deduco che quando si usano le parole chiave giustizialismo, “certa sinistra” etc. non si sta criticando un atteggiamento, ma si teme una voce dissonante. Complimenti.

  9. per quel po’ che vale la mia opinione condivido ogni singola parola de “il cacciatorino”. Ho sempre apprezzato in Travaglio il tentativo di andare oltre la faziosità, il superamento dell’intruppamento ideologico, il non essere al servizio di alcuno, il criticare sia a destra che a sinistra, l’attenersi alla scrupolosa documentazione, l’ironia corrosiva contro il potere, il non andare mai sopra le righe, la calma. Anche nell’ultima trasmissione ha criticato Dalema oltre che la destra. Mi piace perchè in questa Italia politica dove anche la coscienza è lottizzata c’è qualcuno che scommette sulla verità dei fatti, sulla possibilità di credere ancora alla democrazia.
    Cosa significa giustizialista? essere dalla parte della giustizia, no? E perchè mai uno non dovrebbe essere dalla parte della giustizia? Un’altra cosa è la pietà umana, il capire e il condividere la possibilità degli errori altrui e nostri, la simpatia, la flessibilità, il non ergersi mai a giudice implacabile, il capire che tutti siamo imperfetti. Ma la giustizia resta sempre la giustizia, non credi?

  10. Forse quando uno è dalla parte della giustizia non è dalla parte di alcuno (la giustizia è scomoda al potere) e per questo il potere cerca di espellerlo come un corpo estraneo. Forse essere dalla parte della giustizia significa trovarsi sempre altrove, perchè la verità è sempre altrove, non è acquisibile, non è contenuta nelle ideologie del potere, è incontenibile. Quando uno è dalla parte della giustizia è sempre odiato dal potere e spesso ucciso. Diceva Saviano che il potere espelle l’intelligenza.

  11. come mai Travaglio non ha mai parlato di che fine hanno fatto finanziamenti pubblici ad italia dei valori gestiti da di pietro?
    ah Feltri è peggio di Travaglio perchè non è fazioso,è venduto.
    Baldassarre prova a distinguere la sinistra non è un corpo unico,e Travaglio da sempre tifa per una certa sinistra che non è D’Alema

  12. Ho provato giusicilia ma non riesco a a distinguere i diversi corpi della sinistra. Ma dimenticavo che la sinistra ha il culto della propria scissione. La sinistra è un’ameba. Mi vuoi dire che cos’è questa “certa sinistra”? Forse Italia dei Valori? Per esempio la “giustizia” come valore, credi che sia di sinistra, di centro, di destra, o non piuttosto sia ovunque? Come l’ingiustizia d’altro canto. Io credo invece che la verità non sia mai faziosa, Silvia; credo che l’imparzialità esista e sia scomoda a chi vuole per forza incasellare la coscienza di ogni uomo con un marchio, ponendolo dentro l’alveo del conformismo rassicurante del potere: destra, sinistra, centro… Ma la verità è sempre stata scomoda al potere, a quello degli imperi comunisti come a quello dei nazifascisti, come a un certo capitalismo borghese che fa del mercato un feticcio da adorare al di sopra di ogni verità, di ogni giustizia, di ogni uomo.
    Chi non vende il dono della sua profezia, la sua coscienza, a un partito viene visto sempre come sospetto e pericoloso. Il potere ha costruito le caselle per ognuno di noi, ma le persone che non portano la loro mente verso le celle del potere esistono, stanne certa.

  13. Baldassare, hai un modo contorto di ragionare per i miei gusti e ne afferro il senso solo in parte, devo ammettere. Posso dire che i tuoi sforzi dialettici non servono a dare valore oggettivo alla verità di cui parli( e di cui hai bisogno). Credo che esistono dei poteri, dei marchi di fabbrica, di appartenenza, degli schieramenti ideologici. Ognuno sceglie pressochè liberamente il posto da occupare, in questo senso non si può parlare di imparzialità. L’eremita, l’asceta, il naufrago sull’isola deserta fanno eccezione. Stanne certo.

  14. Dicessi che Travaglio mi sta simpatico sarebbe lo stesso che affermare che Orietta Berti è sempre stata longilinea. Però ho apprezzato la sua onestà di mettere alle corde il compagno Franceschini sulle cene elettorali baresi di D’Alema pagate dal signor Tarantini. E la balbuzie mental/dialettica di Franceschini nel replicare mi ha fatto disperare sulle sorti del Pd (oddio, non è che ci volesse proprio quest’ennesima dimostrazione, però…)

  15. a Silvia: cara amica, il potere che teme la giustizia, la verità, la democrazia – i valori sono trasversali – è sempre un potere autoreferenziato e tautologico: il potere è il potere. Giustifica se stesso. E per giustificare se stesso ha bisogno ha bisogno di diventare fine in sè. Non è più uno strumento per raggiungere valori in sè come la giustizia, la democrazia, i diritti etc, ma è un fine che giustifica sempre i suoi mezzi. Ecco perchè per autogiustificarsi e perpetuarsi il potere è ricorso anche alle stragi di Stato, da Portella della Ginestra alle stragi di Bologna, di Ustica etc.
    Ecco perchè Stalin e Hitler erano della stessa pasta. Ridurre la verità a ideologia e in nome di questa cancellare quella. In nome dell’ideologia incasellare e imprigionare la coscienza di ognuno. Rendere ognuno un tifoso di una squadra ma non toccare mai il campionato con il suo business. La verità è come l’oceano: non è mai in una parte sola. Quando ti avranno fatto dimenticare questo e giudicare in base a un gioco di ideologia, il potere mellifluo di chi travalica i diritti e l’uomo ha vinto. Dentro ogni uomo c’è la verità, ma la verità non è contenibile in nessuna fazione, perchè è infinita come l’oceano o il cielo. Scusa la pomposità del mio tentativo di spiegazione.

  16. ma non si discuteva di Travaglio e della sua faziosità più o meno manifesta?
    Perchè scomodare gli oceani,la verità,il cielo,il potere mellifluo,tautologico…sapete cosa mi ricorda tutto questo?
    L’università,diedi un esame,filosofia del diritto,dove ci era imposto un libro scritto dal professore di allora che era obiettivamente contorto,per niente scorrevole o lineare,al contrario del secondo testo di Norberto Bobbio che era di una chiarezza ed una linearità disarmante per quanto affrontasse il medesimo argomento,chiesi aiuto.
    Venivo dal liceo classico non ero disarmata rispetto alla filosofia ed al filosofeggiare,ma incartata chiesi lumi ad un assistente che mi confortò lapidario:”alcuni pensano che riempire una frase di termini filosofici sia fare filosofia”.

  17. Non c’è che dire. Certo non sei una donna gentile per natura. E , temo, neanche tanto umile.
    Ti chiedo comunque scusa per i miei ragionamenti contorti.
    b.

  18. E, senza offesa per nessuno, io quoto baldassare.
    Concordo pienamente con quanto ha scritto e non credo che abbia voluto fare filosofia solo perchè ha citato l’oceano o il cielo, semplicemente ha espresso il suo pensiero.

  19. Grazie Carla! Sono sicura che nessuno vuole offendere né inibire la libera espressione di un pensiero,neanche quando manifesta “ragionamenti contorti” come li descrive l’autore stesso.
    Era semplicemente una mia spontanea associazione di idee,ricordi,sensazioni,sarò libera di farlo?
    Ritengo di non avere offeso nessuno e di certo non mi ritengo mica offesa se qualcuno,senza tanto filosofia, mi da della sgarbata o presuntuosa…

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