I nani dell’informazione

minzolini_big

In tempi di “minziate” (cioè di stupidaggini dette e/o fatte da Augusto Minzolini) è utile ricordare la storiella di un’altra colonna (si fa per dire) del Tg1.
Nel 2002 il giornalista Francesco Giorgino si rifiutò di ricevere un premio, l’Oscar degli Angeli, a Monte Sant’Angelo, in Puglia, perché a consegnarglielo sul palco doveva essere Vladimir Luxuria.
L’anchorman fu premiato lo stesso con tutti gli onori. E Luxuria relegato nel parterre.

Grazie a Raffaella Catalano.
L’immagine è tratta dal blog di Salvo Toscano.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

11 commenti su “I nani dell’informazione”

  1. L’ha detta giusta Di Pietro, stavolta: Minzolini va licenziato per giusta causa.

  2. Quanto a Giorgino… che scarsezza morale! Che uomo banale.
    E comunque Luxuria la sua rivincita se l’è presa: ha vinto l’isola dei famosi.

  3. Famiglia Cristiana contro Berlusconi
    «Superata la decenza, la Chiesa parli»
    Comportamento «indifendibile» del presidente e la Chiesa italiana «non può ignorare l’emergenza morale»”

    E ora come la mettiamo? Mi sa che buon Giorgino e anche il buon Vespa si troveranno tra incudine e martello non da poco, sagrestani come sono. Il prossimo videowall del Bruno nazionale sarà probabilmente: “Servire Dio o Mammona”? Con la parola “servire” in evidenza, visto che è un tema fondante e ricorrente. Anche se il signor B. , visti gli ultimi “avviluppi”, più che Mammona meriterebbe di chiamarsi Mammella.

  4. Comunque credo che Minzolini abbia fatto davvero una minziata storica. Forse pari soltanto a quella del ministro (?) Bondi che scrive a Repubblica definendola un pericolo per la democrazia.
    Prova ne sia che ieri “amici di Alessio Vinci” (oops! volevo dire Matrix) verteva su una “documentatissima” ricostruzione della vicenda bari-escort etc. Insomma, una specie di cerotto per la minziata di Minzolini. Quando si dice: messi alle strette. Arguta la metafora di Travaglio su “voglio scendere”: quelli che esagerano di più, a rischio di svaccare, sono i servi fuori dal filo spinato, cioè dall’azienda, goffi, spaesati, e disperatamente alla cerca della mossa giusta per ingraziarsi il padrone del battello. Eccone un esempio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *