Io detesto

L'illustrazione è di Gianni Allegra
L'illustrazione è di Gianni Allegra

di Verbena

Chi fa la fila e mormora tutto il tempo contro quelli che vengono prima.
Chi si vergogna del suo dialetto e poi sbaglia i congiuntivi.
Chi predica la libertà ma poi giudica dalle apparenze.

I signori che non fanno mai centro e si dichiarano moderati.
Le signore all Burberry: per loro la vita è tutta un check.

I taccagni.
I duri e i puri.

Lo smalto nero sulle unghie.
I profumi vanigliati.
Il bagnoschiuma alla menta.

L’odore della minestra nelle mense.
Le melanzane fritte in spiaggia, con 40 gradi all’ombra.

Quelli che scambiano il rigore per snobismo.
Quelli che credono di avere capito tutto dell’amore.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

45 commenti su “Io detesto”

  1. Bel testo, Verbena. Non afferro bene il senso del punto in cui dici delle signore all Burberry che fanno check: in soldoni che vuol dire? Ah, Burberry è l’etichetta della camicie? Io le usavo una decina di anni fa, poi mi ha stufato quella quadrettatura scozzeze sul risvolto del colletto. Ma il tessuto mi pareva buono.

  2. Io detesto:
    -L’umidità nell’aria (mi fa diventare un bufalo sia quella calda che quella fredda).
    -La t-shirt, a meno che non la si indossi per andare al mare, per fare sport, a casa.
    -La pigrizia di chi dice che tanto le cose non cambiano. E tu stai sudando e lavorando come una bestia!
    Quelli di destra che detestano le cattive abitudini politiche palermitane, siciliane, italiane.
    L’aglio.
    La minestra (fatte salve rare eccezioni).
    Chi dice che la pasta più buona al mondo è quella con i tenerumi.
    Chi dice di saper cucinare e prepara piatti abominevoli (mi riferisco soprattutto ai maschi).
    Chi parla male di un film non avendolo visto.
    Chi interrompe e dice la sua sopra la tua e interrompe finanche i propri pensieri.
    Chi ti ascolta faticosamente e te lo comunica con il linguaggio della faccia insofferente.
    -Chi si scuncica e si scandalizza per lo squallore del premier e guarda il didietro delle donne mentre si scandalizza scrupolosamente.
    -Chi non paga le tasse e tutti i balzelli che è doveroso pagare.
    Chi ti chiede se hai visitato la Defense appena saputo che sei stato a Parigi, dove hai visitato tutto tranne la Defense. Ma vale anche per Barcellona, Praga, Londra, Madrid, Berlino. Ti chiederà se hai visitato l’unica cosa che non ti andava di visitare.
    -Le installazioni, le videoinstallazioni e buona parte della pittura astratta.
    -Pressoché tutto il cinema italiano dal dopoguerra ad oggi (ovvio, con le dovute eccezioni).

  3. p.s. Chi mastica rumorosamente con la bocca aperta. Detestabile quasi quanto l’umidità

  4. Sì, Gianni, quella quadrettatura sarebbe il check. E’ molto carina, ma se si abusa sei tutto un quadretto…

  5. Detesto: chi si vanta di non usare il deodorante, perchè Nocivo alla pelle, e nel frattempo miete vittime a ogni alzata di braccia! E ce ne sono… ce ne sono…

    Detesto chi fuma in macchina con i figli accanto e i finestrini chiusi!
    -Chi spegne e sotterra i mozziconi di sigaretta nella sabbia.
    -Gli occhiali da sole formato orecchie d’ elefante!
    – La pizza con COZZE e VONGOLE!! ma come si puo’…
    – I volantini, di qualunque genere ma quelli elettorali molto molto.
    – Che ancora si usi la PLASTICA! come materiale di uso comune e quotidiano.
    Nel pacifico è stata scoperta un’ isola galleggiante fatta di detriti di plastica. Davvero impressionante.
    – Il sindaco Cammarata, semplicemente per il fatto di sentirsi cool!!!
    Gli abbuono tutto il resto, che riporto in un’ altra lista alla voce FALLIMENTO.
    -Gli effetti ” a spumare ” nelle fotografie dei matrimoni, prime comunioni…
    -Chi ti invita a cena e come sorpresone ti fa sorbire tutti i suoi video , dal battesimo in poi!
    – Questa sinistra che continua a litigare e perdersi in un bicchier d’ acqua mentre l ‘ Italia annega in un mare di…Berlusconiani!

  6. Concordo su tutto, Verbena e soprattutto sui taccagni, in special modo
    su quelli che hanno pure una tattica!
    Ho visto scene davvero penose, tipo: rallenty improvvisi quando ci si avvicina alla cassa, urgente bisogno di wc appena chiesto il conto, per
    finire col classico, Ops! ho scordato il portafolgli

  7. E detesto anche:
    -chi fa il provocatore, proditoriamente, per il solo gusto compiaciuto e onanistico di far vedere quanto sappia essere straniante e vivace intellettualmente. Poi è solo un frustrato che ha bisogno disperato di affetto. E anziché ammetterlo e richiederolo con chiarezza, sputa a destra e tira calci a manca.
    -chi crede che gli artisti debbano comportarsi come Modigliani o Picasso (i miei artisti preferiti in assoluto) dimenticando che il primo visse dissolutamente e di stenti senza che la fortuna lo baciasse una sola volta, e il secondo fu un poco di buono con molte persone ma un genio assoluto nell’arte visuale: ecco, conosco artisti che di Picasso hanno identico il lato umano (o disumano) non suffragato non dico dal genio ma manco da un buon mestiere.

  8. Ma per “fare centro” s’intende quello nell’intimità di una toilette?

  9. Detesto i traffichini, i maneggioni,gli ammanigliati.
    Quelli che ” non ti preoccupare che ho un amico che ci pensa lui”
    Quelli che “le code sono per i fessi”
    Quielli che in macchina si sentono al Gran Premio di Monza
    Quelli che ” andiamoci a prendere un caffè ” e lasciano l’auto in doppia fila
    Quelli che quando gli si fa notare che hanno lasciato l’auto in doppia fila, rispondono
    ” sono mancato cingue minuti, che male c’è”.
    I ragazzini con i capelli scalpati in modo assurdo che devono fare sentire a tutti i passeggeri dell’autobus le suonerie del telefonino ultimo modello
    Quelli che si fanno gli aperitivi rinforzati e si atteggiano a splendidi, mentre in realtà sono pieni di debiti e vogliono risparmiare sulla cena
    Quelli che ai buffet si mettono davati a tutti e non fanno passare gli altri
    Quelli che ” chi si comporta seconda le regole è un fesso. Il mondo è di chi si fa furbo”.
    Quelli che non insegnano ai propri figli come si sta seduti a tavola, che non si disturbano le altre persone in aereo, e che non si buttano i rifiuti a terra o peggio ancora dal finestrino.

  10. Faguni, ho sempre creduto che i taccagni abbiano un problema che coinvolge tutto il loro essere, e non solo il portafogli.

  11. Quelli che dicono “statti bene” o “stai bene”
    Quelli che hanno sempre una cosa uguale a quella che indossi tu, ma con delle sottilissime differenze che ti elencano.
    Quelli che camminano con i manuali sotto il braccio, leggono 4 minchiate e poi pretendono di insegnarti la vita.
    Destesto Berlusconi perchè ha rovinato le cose serie e anche le quelle meno serie.
    Detesto i “conoscitori” che hanno un amico ovunque, il medico più bravo, il ristorante migliore.
    Detesto anche le liste. Ma a volte sono necessarie!

  12. E il guaio è che il problema ha pochissimi margini di soluzione. Il taccagno si guarda bene dal fare una terapia adeguata. Sa perfettamente che uno psicoanalista anche di medio calibro lo alleggerisce per benino.

  13. @C: sono ultra-d’accordo con te su queste due:
    Quelli che camminano con i manuali sotto il braccio, leggono 4 minchiate e poi pretendono di insegnarti la vita.
    Destesto Berlusconi perchè ha rovinato le cose serie e anche le quelle meno serie.
    E sono d’accordo con tutti sui taccagni. Soprattutto sul fatto che l’essere tirchi non è solo una questione di soldi. E molto di più, e molto più grave.

  14. Detesto chi ti sorride e ti fa grandi feste quando ti incontra e poi ti distrugge appena ti sei voltato . E’ una cosa che mi fa male e mi umilia oltremodo.
    Ci si puo’ semplicemente, educatamente salutare tenendo la dignitosa e coerente distanza o anche passare oltre. E’ una scelta così pulita!

    – Le persone che indossano capi d’ abbigliamento o accessori che riportano marchi a carattere cubitale e si vantano pure di averli pagati una cifra! Difficilmente si potrà convincerli a cambiar partito.

    – Il termine VELINE!! Presupporrebbe una cetra fragilità, trasparenza e delicatezza
    invece esprime pesantezza e totale opacità.
    – DETESTO le zanzare!! e nemmeno un entomologo di fama mondiale potrebbe farmi cambiare idea sul fatto che auspico la loro estinzione!!

  15. @faguni: metti un dito di aceto bianco in una ciotola piccola a fondo piatto, taglia due fette spesse di limone e piazzale lì dentro, senza che l’aceto le copra. Posa la ciotola sul comodino e debellerai le zanzare. Poi ogni due giorni sostituisci sia aceto che limone. Se la stanza è molto grande, metti due ciotole. Io ho miracolosamente risolto il problema senza schifosi insetticidi né piastrine. Ho scoperto questa cosa su internet. Ma funziona se non tieni la finestra aperta, perché se ventila, addio efficacia.

  16. @la contessa: magari! Posso sempre provare e tenerti al corrente dei risultati.
    @faguni: prego. Intendevo comunque due ciotoline vanno bene per stanze di grandezza normale, tipo camera da letto, non salotti o stanze grandi, perché lì di ciotole ce ne vorrebbero di più. In proporzione all’ampiezza, insomma. Io ormai adoro quel profumo di aceto e limone, che è mille volte meglio del Vape.

  17. @gery: giuro che non ti proporrò mai una triste rubrica settimanale di rimedi naturali della nonna.

  18. Abbattiamo… una rubrica sui rimedi naturali scritta col tuo stlie, elegante e ironico sarebbe tutt’ altro che triste o noiosa.
    Anzi, mi pare un ottima idea!!
    E ognuno potrà aggiungere le trovate più disparate.
    Immagino i vari :cacciatorini, allegra, verbena, cinzia, TORTA…

  19. @Fabio: insomma, detesti il 75% dei palermitani.
    @C. esiste una variante inquietante (viva le assonanze) del conoscitore del migliore medico, tecnico, ristoratore etc. Colui che, in una sorta di disperato delirio “familistico”, concentra tutte queste persone miracolose in una sola: IL COGNATO. Ho conosciuto gente i cui cognati (a dir loro) avevano una soluzione, avevano appena avviato attività, o eccellevano (non ufficialmente) in discipline in grado di salvare non solo la tua vita, ma quella della città – che dico – del mondo intero.
    Poi si scopriva regolarmente che il cognato in questione era un poveraccio. Forse proprio per questo lo si spacciava per essere straordinario?
    In ogni caso, io DETESTO quelli che cominciano così: “Scusa, me lo potevi dire prima… c’è mio COGNATO che…”.

  20. @Cacciatorino
    non detesto i palermitani. detesto gli incivili, categoria ,come diceva Flaiano dei cretini, la cui mamma è sempre incinta…

  21. Eh, non voglio riaprire questa antica querelle. La contessa e altri mi darebbero filo da torcere. Diciamo che lo penso a periodi. Dipende dall’umore e da chi incontro per strada.

  22. Ho idea che in una gara di inciviltà tra Palermo e – che so- la solita Oslo, ma anche Vienna, non vincerebbe Palermo. Ma forse nemmeno Roma o Firenze.

  23. Detesto chi si lascia impressionare dalle apparenze.
    Chi non sa e non vuole leggere tra le righe.
    Chi abusa della disponibilità e della pazienza degli altri.
    Chi è arrogante in nome dei presunti poteri esercitati (compresi datori di lavoro).
    Chi emargina, apertamente o in modo sibillino, i “diversi” (da loro e per fortuna).
    I benpensanti e i moralisti, tutti regolamente ipocriti.
    Chi abbandona gli animali o comunque li trascura,
    (mi sto adoerando,per chi li sevizia, per una raccolta firme Pro-pena di morte!).
    No, rettifico l’ultimo pensiero tra parentesi (che sostituisco con il carcere duro), detesto chi è a favore della pena di morte.
    I Mafiosi, in doppiopetto o con il fucile in mano, e per questa categoria, rivolgo particolare disprezzo a chi spaccia droga pesante, mortale.
    La parte di chiesa che nega i funerali a Welby e a quanti decidono di mettere fine alla propria vita dopo sofferenze indicibili sulle quali non mi voglio soffermare.
    Chi esordisce chiedendoti “Tutto a posto?” e mentre spera in una risposta totalmente contraria.
    Detesto chi trascura gli amici, quelli veri, e chiedo scusa da questo blog ai miei per tutte le volte che l’ho fatto.
    Detesto il mal di testa!
    Chi non dà spazio ai Radicali,

    Il freddo.

  24. Detesto i radical chic.
    Chi si proclama di sinistra e poi vive secondo valori che manco la destra più becera.
    I punkabbestia.
    I pallonari.
    Detesto la parola “catto-comunista”, mi fa venire il prurito.
    I pulitori di vetro al semaforo. Ma non tutti, solo quelli che se gli dici di no, che non lo vuoi pulito il vetro, ti fanno uno spruzzetto schiumoso nell’angolo del parabrezza dove il tergicristallo non arriva, e se ne vanno con un sorriso beffardo.
    Detesto le collanine per gli uomini, ma neanche i braccialetti mi fanno impazzire.
    Detesto la scrittura “contaminata” da parole o modi dire palermitani (tipo quella di Billitteri, giusto per fare un esempio), la trovo volgare. Una, due parole a volte ci possono anche stare per meglio rendere l’idea, ma farne letteratura proprio no.

  25. Detesto quando hai fatto o vorresti fare dei programmi e arriva il brutto tempo.

  26. Detesto:
    I fine settimana fuori porta in cui si torna più stanchi di prima.
    Quelli che cercano a tutti i costi ristoranti e locali affollati perché “sono trendy”.
    Studio aperto.
    Bondi che scrive poesie, ma anche quando non le scrive.
    Gasparri in tutte le sue manifestazioni fisiche (gestuali e sonore).
    Il tono di voce della Dandini
    I ragazzini col cellulare acceso al cinema
    la voce della Praderio
    Le canzoni di Cristina D’avena e la sua voce
    Chi sostiene che Drive in faceva ridere e Zelig meglio ancora
    Il pragmatismo (più esibito che reale) dei milanesi
    I siciliani complessati che sentono sempre il bisogno di sottolineare che qualcosa o qualcuno “è siciliano” (dell’olio, degli scrittori, di un nuovo spettacolo teatrale, del pistacchio, di un cantante).
    I siciliani che, di fronte a una cafonata sicula, tirano fuori l’eterno alibi delle “dominazioni straniere in Sicilia”.
    L’imitatore Manlio Dovì.
    La barzellettiera Valentina Persia.
    Notre dame de Paris di Cocciante
    Cocciante che si presenta con la palandrana di seta e parla con l’accento francese.
    Monica Bellucci.
    La trasmissione palermitana “Opinion Leader”.

  27. Il tuo sogno è farti intervistare da una delle opinion-girl che dicono “Siscilia”?

  28. Un po’ OT: Da Opinion leader prende il via un’ascesa rapida e misteriosa tutta palermitana (anzi bagherese), quella di Gabriella Giammanco. Da lì a Sipario di emiliofido, da Sipario al parlamento con il Pdl. Una papi nostrana?

  29. @cacciatorino
    Infatti. Quando vedevo da lontano le telecamere mi fiondavo là davanti…a quei tempi ero molto cool, poi è arrivato il sindaco e si sa come è andata a finire.

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