Eluana, il silenzio e l’ipocrisia

C’è una parola che, più delle altre, traduce in queste ore il senso di ipocrisia per la morte di Eluana Englaro. Quella parola è: silenzio.
L’ho letta troppe volte sui giornali, sul web, l’ho ascoltata in televisione e alla radio. Quando non si sa che dire su un tema difficile, quando ci si deve schierare per manifestare almeno la propria esistenza in vita, il più delle volte ci si rifugia nel silenzio.
Il caso di Eluana Englaro ci insegna che il silenzio blaterato come fosse chiacchiera da bar è il peggior nemico della ragione.
Non si può star zitti davanti al comportamento di un governo che ha imboccato la traversa di un populismo simil-cattolico con la Cadillac di una cristianità dittatoriale.
Non si può inghiottire il primo commento del Vaticano: “Che il Signore li perdoni”. Chi? I vescovi lontani dal pulsare dell’umanità? I politici dell’ultima ora che si fanno padri costituenti? Un premier e i suoi accoliti che si pongono in diretta concorrenza con Gesù e i suoi apostoli?
Il silenzio è più che fuori luogo, ora che Eluana Englaro è morta.
C’è di che urlare per ripristinare una realtà dei fatti che, se non ci fosse un dramma di mezzo, sarebbe da far sganasciare dalle risate per la ridicolaggine. “Eluana potrebbe avere dei figli”, “Ha le mestruazioni”, “Tossisce e sbadiglia”. Un cardinale che vive più di qualifica che di nome e cognome (è prefetto per la Congregazione della causa dei santi e membro del pontificio consiglio della pastorale degli operatori sanitari, in pratica un ossimoro vivente e, quel che è peggio, officiante), grida all’omicidio.
Banditi e imbroglioni!
Eluana è morta diciassette anni fa.
L’ha detto suo padre, l’unico a cui ho creduto, credo, e a cui crederò.
L’unico che, adesso, può invocare il silenzio.

Eluana, mio padre e le foglie

di Roberto Puglisi

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

50 commenti su “Eluana, il silenzio e l’ipocrisia”

  1. La dice lunga sulla sensibilità di uno che si è permesso e si permette di puntare il dito sul dolore di un padre. E nel disgusto che mi hanno suscitato queste parole, nelle immagini di inconcepibile, persino grottesca bassezza che evocano, si fa spazio una scintilla di speranza: questo tizio un giorno sarà travolto dal suo talento per il ridicolo. Qui mi fermo. Che almeno per oggi non sia protagonista.

  2. Pensiate sia fede o fantasia, sono convinto che Eluana adesso sia accanto a sua madre e più vicina a suo padre di quanto fosse fino a ieri. Noi siamo rimasti nell’orrore, in questo orrore di miserie terrene (la politica sciacalla di Berlusconi e la parrocchietta stizzita di Ratzinger) che “il caso Eluana” (sic) – come altri in passato, come altri tra breve – ha scoperchiato platealmente. Ne sentiamo il fetore. Tranquilli, solo un leggero fastidio. Purtroppo (e per fortuna dei più) passa presto.

  3. Io davvero non so per cosa indignarmi prima, ho l’imbarazzo della scelta: lo spettacolo pietoso di Porta a Porta di ieri sera, la denuncia al Sig. Englaro per omicidio premeditato di Carlo Taormina, le baggianate isteriche di Gasparri… la bassezza (d’animo) non ha confini.

  4. Ieri, Emilio Fede sul quel suo pseudo mezzo tg, mentre al signor Englaro era appena morta la figlia, insinuava perverse e maleodoranti teorie circa le motivazioni che avrebbero spinto un padre a fare “quella scelta atroce” paragonando il caso di Eluana a quello di Vermicino (il bambino finito nel pozzo e morto di stenti). E non è andata meglio sulle altri reti.
    Ma quanta poca coscienza e civiltà stiamo tramandando alla storia.

  5. Il mio pensiero più addolorato si condensa nella tua ultima frase. Ed è a questo padre combattivo e più forte della miseria umana che va il mio sguardo commosso e la solidarietà più grande.

  6. Beati i detentori di verità granitiche, come Gasparri che grida “assassini” a cadavere caldo, e come te, amico mio, che “credi” al padre e solo a lui.

    Io su questa storia ho delle opinioni. Che divergono dalle tue sul caso Eluana. Ma queste opinioni, che ho altrove argomentato (non credo che “nutrire” sia una terapia; non credo, ammesso enon concesso quanto sopra, che la volontà di un individuo su un tema come questo possa essere “ricostruita” da terzi, etc), non sono immuni dal laico, laicissimo dubbio che le ragioni degli altri instillano nelle mie convinzioni personali.

    Mi piacerebbe tanto che si potesse, in questo derelitto Paese, sedersi, confrontarsi senza preconcetti, ascoltare le ragioni degli altri pronti a mettere in discussione le proprie, e cercare strade condivise, di fronte a questioni così complicate.

    Senza scomunicarsi a base di dogmi, religiosi e non.
    Eluana è morta diciassette anni fa, dici tu.
    Davvero non ti sfiora il dubbio che poss anon essere così?
    Questo chiedo. A te e a tutti noi.
    lasciamoci accarezzare dal dubbio.

    E lasciamo agli ultrà delle opposte tifoserie, agli integralisti e ai clericali da una parte e a libbbertari de noantri dall’altra, le grida, gli insulti e le scomuniche.

    Che dici?
    Bacioni

  7. ps sullo spettacolo indecente della nosyta politica e di quantri hanno cercato – da una parte e dall’altra – di strumetalizzare questa vicenda, siamo ovviamente d’accordo.
    Aquallido il governo, squallidi quei radicali che ieri sera applaudivano davanti alla clinica di Udine manco fossero stati all’opera.

  8. @holdenc: carissimo, mi sembra un discorso ragionevole. Quello di sedersi e confrontarsi, intendo. Ma quanto spazio rimane per un confronto di questo tipo se l’unico obiettivo di chi ha sfilato sul palco di questa triste rappresentazione è stata, fin dall’inizio, la più cinica strumentalizzazione?
    Sulla “vitalità” di Eluana ho dei dubbi (e lo dico sottovoce, cosciente di dire un’enormità, e ben lungi dall’avere granitiche certezze): la morte è arrivata rapida. Questo mi fa pensare che la vita di questa ragazza fosse già una fiammella molto flebile, che non aspettava altro che un soffio leggero. E amorevole.

  9. Se sapessi come fare pregherei per lei. Spero che il nostro sentimento di umana e amorevole compassione abbia un valore ben più che sociale…

  10. Giacomo, lo so bene che è difficilòe.
    Ma è difficile proprio perchè ciascuno di noi rischia di farsi trascinare dagli incendiari delle due curve da ultrà che si gridano contro.

    E allora, se le persone ragionevoli, disposte a parlare senza preconcetti, a riflettere sulle ragioni dell’altro (guarda, io per esempio sul caso Welby all’epoca mi ero fatto un’idea che poi nei mesi successivi, riflettendo e ascoltando, ho ,mutato) provano a isolare gli invasati e quelli in malafede, i vescovi che gridano assassini (mi piace ricordare che non tutti lo hanno fatto e molti hanno usato parole di dissenso ma caritatevoli) e gli scienziati che vorrebbero imporci di inchinarci ai nuovi dogmi della dea scienza (LA NUTRIZIONE è UNA TERAPIA! LO AFFERMA LA SOCIETà ITALIANA DI MEDICINA! e blabla. E allora fino a 20 anni fa la scienza reputava l’omosessualità una malattia. Come la mettiamo?), insomma, se le persone che stanno “nel mezzo” e che sono senz’altro la maggior parte, provano a ragionare su questa cosa, a discuterne fuori dal Palazzo, avviando u dibattito sereno e pacato, allora forse… d’altronde chi dovrebbe farlo sennò? Berlusconi e Pannella?
    Aiutiamoci da noi…

  11. Sono d’accordo. E a proposito di “differenze” anche all’interno della chiesa mi piace citare il nostro Cosimo Scordato, parroco di un quartiere difficile di Palermo. Un promotore di dialogo, (uno dei tanti, bisogna dirlo) senza isterismi né rigidità. Ecco i preti che mi piacciono.

  12. Le uniche parole che rimbalzano nella mia mente in questi giorni terribili sono pietà e carità cristiana. Credo che tutti coloro che volendo a tutti i costi mantenere Eluana in stato vegetativo permanente e irrevrsibile hanno dimostrato che per loro sono solo “parole”. Ancora una volta, e non me ne stupisco visto che la fede è troppo spesso vissuta come vessillo ipocrita, si è riusciti a dimostrare l’assoluta incapacità di avvicinarsi al fratello, di entrare in contatto intimo con l’altro di comprendere le sue ragioni e i suoi bisogni e soprattutto di non giudicare. Abbiamo assistito a giudizi atroci e pontificali spesso espressi senza una conoscenza approfondita delle problematiche sanitarie. Acora una volta abbiamo assistito all’assassinio di Cristo e di quello che ci ha insegnato, proveniente da chi invece pretende di esserne seguace. Da cristiana mi sento mortificata per l’attacco a Beppino Englaro, da cristiana credo che gli Englaro avessero diritto di sceglire e di non essere sottoposti al giudizio, alla critica e al dileggio. Il resto sono vuote disquisizioni e inutili sofismi. Io ho l’età di Eluana e negli ultimi 17 anni ho avuto dolori e gioie, ho pianto e ho riso, ho realizzato sogni mentre altri ho dovuto abbandonarli, ho amato e sono stata amata, ho perduto persone a me care, sono stata delusa e, a mia volta, ho deluso. Ho sbagliato e ho avuto l’occasione di rifarmi, non voglio continuare oltre ma in una sola parola voglio dire che negli ultimi 17 anni ho vissuto e per questo ringrazio Dio.

  13. Carissimo Holdenc, in una vicenda così complessa, intima, devastante non ho la presunzione di indicare la via, intesa come strada maestra. E quando ci sentiamo minuscoli e sballottati, anche a causa delle nostre incertezze, non resta che affidarci a qualcuno. Quel qualcuno è Beppino Englaro. Perché ha visto la cristallizzazione della morte nella persona che amava di più. Perché non si è piegato all’umana tentazione di pompare vita dove vita non può esserci più. Perché si è battuto sino all’ultimo per sconfiggere gli spettri di una falsa speranza.
    Posso solo immaginare quale pena immensa sia per un padre imporsi il distacco fisico da una figlia. Per questo, davanti a un gigante di pietà come quest’uomo, mi inchino. Non credo a nessun altro, perché nessun altro ha diritto, competenza, saggezza, umiltà di raccontarci un finale alternativo.

  14. Giusto, Gery. Che poi è anche la posizione di Ezio Mauro che ha scritto un fondo che ricorderemo

  15. Di una cosa sono certa. Tutta questa vicenda non ha fatto altro che farmi ancora di più allontanare dalla Chiesa. E guardo anche con orrore, chi, sfoderando tesi pseudo filosofiche ha difeso ad oltranza una vita che non c’era. I fondamentalismi che nascono dalla religione sono terribili. Non c’è peggio del prototipo cattolico – politico. E’ la sua mediocrità, patrimonio comune, a ergerlo a supremo difensore della categoria a cui appartiene. L’ignoranza, la stupidità, il pressappochismo sono i più grandi strumenti di aggregazione sociale che spingono verso il basso. Lo dimostrano i 7 milioni di persone che guardano il grande fratello. Berlusconi e le sue televisioni stanno facendo un danno senza paragoni. Lui ha premiato, dando loro un ruolo, la maggior parte delle persone stupide che sono forti perché numerose e legate dall’amalgama della futilità e dall’apparenza. E poi devo leggere del presidente Lombardo che, da somatotipo cattolico – politico dice che se fosse stata in Sicilia sarebbe andato da E. ogni mattina a farle una carezza. Io rabbrividisco.

  16. Anch’io rispetto il dolore di Bepino e mi scandalizzo quando sento certe espressioni come quella, tanto per dirne una, usata oggi da Avvenire.
    Questo però non fa venire meno tutte le mie perplessità su questa vicenda, sul fatto che sospendere una terapia è una cosa e togliere il nutrimento è un’altra, sul fatto che la volontà dell’individuo dovrebbe essere certa e informata e non “ricostruita” e su altri aspetti dei quali sarebbe bello che un legislattore ragionasse con calma e serietà, senza ridurre tutta la storia al teatrino a cui la nostra politica sconciamente l’ha ridotta.

  17. @holden – Scusami, che significa ricostruita?

    Io credo che moltissime persone in questo momento abbiano espresso ai familiari una volontà. Più volte ho detto ai miei cari: se dovessi rimanere in coma, per favore, sopprimetemi. Molti altri magari possono pensarla diversamente e vegetare. Ma perchè io non posso decidere cosa voglio fare del mio corpo frantumato?

  18. Esiste una sentenza della Cassazione che – con argomenti ponderati e condivisibili – dà quella volonta per esattamente ricostruita. Invito a leggerla, altrimenti parliamo per sentito dire.

  19. Caro holdenC, perché ti appassioni così alle questioni, per così dire, tecniche? Cosa cambia un tubicino in più o una flebo in meno in QUESTA vicenda? Io non ho parlato della legge, o decreto, o cavillo, o postilla. Credi davvero che con una norma ad hoc Eluana sarebbe finita in modo diverso? Migliore? Più politicamente corretto?

  20. Fermo restando che Bordin a Radio Radicale stamattina ha detto: “Gli applausi? Un’idiozia”. Aspetto, per reciprocità, le marce indietro di Berlusconu e Ratzinger.

  21. No, non è una questione tecnica.
    La questione non è affatto tecnica.

    La questione è questa:
    1) Il nostro ordinamento stabilisce (e meno male, aggiungo io) che nessuno può essere sottoposto a una terapia che non vuole.
    Ma nutrire una persona, che non vice attaccata alle macchine, respira senza tubi e tubetti, è una “terapia”?
    Questa è la prima questione e non mi pare tecnica.

    Perchè se consideriamo il nutrimento una terapia, allora nulla questio, ha ragione la Cassazione (le cui sentenze si rispettano, ma vivaddio, potranno anche sbagliare, o no?).

    Se il nutrimento non è una terapia (quale malattia o sintomi cura?), allora con la vicenda di Eluana si è introdotto nel nostro ordinamento un principio diverso: e cioè che se una persona ritiene unqa certa condizione di vita non tollerabile, allora può, anzi deve, essere aiutata a morire.

    La quale posizione è rispettabile, ma non è riconosciuta dal nostro ordinamento, che punisce, per esempio, l’omicidio del consenziente.

    Se la questione ti sembra tecnica, vabbè, ogni testa è tribunale.
    Ma se dopodomani, ad esempio, una donna a cui muore un figlio, crolla in un gravissimo stato depressivo, trova invivibile la sua vita e decide di lasciarsi morire di fame e di sete, dovremo stare tutti là a guardarla morire senza muovee un dito per “rispettare la sua libertà”? Ti pare una cosa “tecnica” o un “cavillo”? A me, no. Ma, senza ironia, forse mi sbaglio io.

    2) A C., che mi ha posto una domanda.
    Tutti i disegni di legge sul testamento biologico, anche i più “spinti”, anche quelli che sconfinano de facto nell’eutanasia, partono da un presupposto: la volontà deve essere “certa e informata”. Ricostruire una volontà sulla base di frasi dette magari in un momento di profondo trauma emotivo (per esempio subito dopo aver visto un amico in coma) è una cosa diversa.
    Se ci fosse stata in Italia una legge, una legge qualsiasi sul testamento biologico, tra tutti i ddl presentati in Parlamento da cinque anni a questa parte, probabilmente non si sarebbe potuto fare morire di stenti Eluana englaro. Tutto qui.

    3) A Robertone. Vuoi marce indietro da Berlusconi? E magari vorresti anche che
    l’orso facesse la pipì nel water?
    Quanto a Ratz e al Vaticano, oggi mi è piaciuta la tirata di recchie di mons Fisichella a certe cose disgustose dette da sedicenti cattolici.

  22. Ma davvero qualcuno si illude che questa perversa alleanza Berlusconi-Ratzinger possa essere messa in difficoltà? E’un’equazione perfetta. La spina nel fianco del pastore tedesco è un coso cartaceo (dunque qualcosa che sta deperendo rapidamente), settimanale, che potrebbe essere cassato da un momento all’altro e gli alleati politici del capo dell’esecutivo potrebbero finire come Mentana in men che non di dica. Fede ci vuole. Non solo Emilio.

  23. Caro Salvo (holdenC è impersonale, dato che ci conosciamo da qualche annetto…), io non ho affrontato la questione della legge, ma semplicemente il caso Englaro. Che è unico per deragliamenti politici, eco mediatico, follia religiosa: tant’e vero che ha dato avvio alla nota pulsione normativa. Il tuo esempio della donna in stato depressivo quindi non lo trovo calzante, in QUESTO contesto.
    Credo che con la vicenda di Eluana questo Paese abbia dato il peggio di sé, per pelosità finto-cristiana e per inadeguatezza costituzionale. Su questo, credo, siamo d’accordo.

  24. uh, assolutamente d’accordo. uno schifo. e non solo per pelosità finto cristiana. ho letto cose scritte da grandi tromboni della filosofia “laica” da fare rabbrividire (nomi e cognomi, emanuele severino).

    quanto al resto, purtroppo, il caso englaro non è unico. può diventare un apripista dopo quella sentenza della cassazione. e allora secondo me sarebbe bene fare una legge chiara, che non lasci ai giudici il compito di doversi sostituire al legislatore.
    Ma qualcosa mi dice che con questa politica quella legge non l’avremo mai.

  25. per carattere mi trovo sempre molto più a mio agio a stuzzicare il cacciatorino, ricevendone peraltro argute e divertenti rispostacce, su temi superficiali ed evito accuratamente di entrare su argomenti più “alti”.

    il caso di eluana è una di quelle pagine della storia italiana chiaramente sfuggita dalle mani delle autorità politiche e dei mass-media e arrivata a noi cone un pugno in faccia. io non riesco a dire farei così o cosà e forse l’unica idea da abbracciare è quella di gery.

    però – e non sono cattolico, né amo il foglio – quando leggo queste cose sono ancora più confuso…

    http://www.ilfoglio.it/blog/914

    ps non sono cattolico ma ho letto e seguito molto l’opera di questi missionari in paraguay e posso affermare che stanno facendo un lavoro enorme, inumano.

  26. @antipatico: sì, direi che il nostro terreno è il cazzeggio. Prima o poi dovremo tornare a dar prova di noi.

  27. x cacciatorino: non vedo l’ora. è un po’ che non accade, effettivamente.

  28. Di questo papa? Che mi ha lasciato perplesso più di una volta. Mi sembra un uomo di grande spessore culturale, e anche intellettualemnte onesto. Ma male, malissimo consigliato. Questa è, per sommi capi, l’idea che mi sono fatto. Se vuoi approfondisco

  29. Certo che attribuire ad una cazzata di Berlusconi un disegno politico e’ per lo meno una ridicolagine.Quello poi di avvicinarlo all’attuale Pontefice e’fuori dalla realta’.QUALCUNO VADA A LEGGERE GLI ARTICOLI DI FAMIGLIA CRISTIANA O DELL’AVVENIRE CHE PRIMA E DOPO I PASTI ATTACCA CONTINUAMENTE BERLUSCONI ED IL SUO GOVERNO.PER QUANTO RIGUARDA LA COSTITUZIONE E’ SEMPLICEMENTE RIDICOLO PENSARE CHE SIA IMMODIFICABILE.sTO FACENDO UNO STUDIO ACCURATO SULLA COSTITUENTE(FACILITATO DALLA AMICIZIA CHE HO AVUTO CON UN ONOREVOLE CHE HA PARTECIPATO ALLA STESURA)PER CUI SAREBBE OPPORTUNO APRIRE UNA SERENA DISCUSSIONE.

  30. Per essere precisi ” L’Avvenire” , nel caso in questione,ha dato del boia al padre.
    “Famiglia Cristiana” come ormai qualsiasi voce di dissenso viene definita come un mezzo di informazione bolscevico ( certo siamo avanti rispetto alla Russia, dove i giornalisti che esprimono opinioni scomode vengono uccisi.Ventidue fino ad oggi.Magari in Italia il numero sarebbe molto più basso…).
    Modifiche alla Costituzione? Ben vengano, ma siano l’espressione di largo consenso politico e vadano ad investire quegli aspetti che risentono più del logorio del tempo.La modifica fatta dal Principe, crucciato perchè non può fare un favore alla parte del clero che lo ha sostenuto politicamente , è solo l’ennesima dimostrazione che una certa parte politica,non ha alcun rispetto per le istituzioni.
    Ieri i padri della patria erano De Gasperi, Amendola, La Malfa( chiaramente tutti noti terroristi di sinistra),Nenni, Saragat.
    Oggi chi abbiamo? La nostra classe politica può esprimere figure che possano paragonarsi a quei nomi?Io penso proprio di no.
    Il populismo che sta prendendo piede in Italia, la deriva autoritaria che la maggioranza del paese ha autorizzato, è solo un frutto avvelenato.
    Sulle parole dette fino ad adesso dal Principe, ci sarebbe da stendere un velo pietoso, se non fosse che oggi la menzogna urlata( e ne sono state dette tante, esempio ” Mi risulta che abbia un bel colorito” o ” Non è il padre che si è sacrificato, ma le suore che l’hanno assistita”), riesce a prevalere sulla verità evidente.
    Scusate se mi sono dilungato…

  31. @Thomas Zaffigno.
    Chi è stolto e anche ceco-slovacco???
    Lo spieghi con parole sue, perchè quelle che ha preso in prestito sono troppo complicate!

  32. @faguni: Thomas ZaffiGNO è fantastico. Peccato che lo possono capire solo il palermitani…

  33. Sig. Zaffino, si contenga…si-si-si-si contenga!
    E si faccia un bel balletto con la Berlusconi dance.

  34. Zaffino-Zaffigno, la prossima volta che usa questo tono qui la sbatto fuori a pedate.
    Comunque giri al largo.

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