Volevo scrivere di robe personali, allegoriche, quasi metafisiche… invece mi tocca tornare su Sanremo. Se avete seguito la discussione di ieri sapete il perché.
Appunti di festival, anche oggi. Eualà.
- Pastori tedeschi. Dieci cani sul palco dell’Ariston tutti in una volta non si erano mai visti. Senza microfono poi…
- Scansione degli spot. Qualcuno dovrà pur lamentarsi per queste fastidiose canzoni che interrompono la pubblicità.
- Amedeo Minghi. L’unico surgelato al mondo che si può scongelare e ricongelare ogni anno.
- Little Tony. L’unico surgelato al mondo che canta senza bisogno di scongelamento.
- Jacopo Troiani. Uno che a 17 anni ha girato un film, si esibisce a Sanremo e si muove come la buonanima di Sergio Endrigo può viaggiare comodamente in autobus. Appena lo vedono, tutti gli cedono il posto a sedere.
- Mietta. Più dell’ugola potè la gengiva.
- Loredana Bertè. Per fortuna, a dispetto di quanto ha biascicato la barcollante diva vestita da Obi-Wan Kenobi, la musica non è lo sport. Infatti nello sport c’è l’antidoping.
- Duran Duran. Resta la battuta di Chiambretti: “Ah, i Duran Duran, quelli degli anni Ottanta. Sono sempre loro o nel frattempo qualcuno è morto?”.