Uno dice una bugia. Un altro si accoda. Qualcuno cerca di opporsi. Ma la bugia è talmente forte e grande da creare un movimento d’opinione. C’è sempre quel qualcuno che cerca di arginarla. Ma è inutile. Dietro quella bugia c’è ormai un popolo, non di bugiardi, ma di “fedeli alla linea”. La linea di una bugia.
C’è stata una levata di scudi per il caso dei due giovani omosessuali sorpresi e denunciati a Roma perché – a detta loro – si baciavano in pubblico. Oggi si scopre che i due non si baciavano, ma si intrattenevano in un rapporto orale in piena regola. E lo facevano in strada. Sulla loro bugia sono state costruite manifestazioni, si sono consumate tonnellate di carta, sprecate ore e ore di trasmissioni televisive.
Io li prenderei a schiaffoni e se fossi il capo dell’Arcigay (oltre agli schiaffoni) li citerei per danni.