Democrazia in Super8

Pare che la trasmissione Report, di Milena Gabanelli, sia a rischio per la prossima stagione di Raitre.
Piaccia o non piaccia, Report è uno dei pochi spazi di inchiesta (forse l’unico) sulle reti televisive italiane. Abbatterlo significherebbe tranciare l’ultimo cavo di collegamento con una simil-democrazia catodica che ci illude, riempiendo i pixel delle nostre speranze su schermo con denunce motivate e pentole scoperchiate.
Non v’è certezza di un’alba uguale per tutti in questo Paese, però in certi contesti e con un’adeguata dose di suggestione ideologica è ancora possibile immaginare tinte fosche per i malvagi e l’opposto per tutti gli altri. Report, nell’infelice mondo del telecomando, è stato per molti di noi un “aiutino”: il cicchetto giusto, la buona boccata, l’abatjour accesa, la dritta amichevole.
Ora, con una manovra complessa e scontata al tempo stesso, si ipotizza un azzeramento della trasmissione.
Se per tornare alle sane visioni notturne è necessario riesumare il Super8, io sono pronto: in cantina ho ancora un proiettore Silma che promette i grandi numeri di un’anzianità felice.  Spero che la Gabanelli si adegui (per il Super8, non per l’età).

Il decreto? Lo accendiamo

Vignetta di Gianni Allegra
La vignetta è di Gianni Allegra

E’ nato il Popolo della libertà. Il battesimo della mega formazione centrodestrista è stato celebrato con un evento che riempie le pagine di cronaca, di politica, di spettacolo, e pure di sport (date le code faticose alle quali sono stati sottoposti giornalisti e delegati).
La nuova formazione punta alla maggioranza assoluta. E ci arriverà. Ecco cosa cambierà negli scenari politici.
1)    Il Pd la smetterà di litigare sul colore dei centrini della sua sede di piazza Sant’Anastasia a Roma e si metterà d’accordo sul colore della nuova bandiera del partito. Si opterà per una bella bandiera bianca.
2)    Luciano Violante ammetterà di aver scambiato la fedina penale di Vittorio Mangano con quella di Fabrizio Corona e di aver effettivamente sopravvalutato il ruolo criminale dello stalliere di Arcore.
3)    Dario Franceschini ricorrerà alla saggezza di Gerry Scotti per dirimere le beghe della sinistra, l’importante sarà fornire sempre quattro opzioni e sostituire l’esclamazione “l’approvo!” con “l’accendo!”.
4)    La legge sul testamento biologico sarà estesa anche ai vecchi tesserati del Pci, in modo che di loro resti almeno un’intenzione (l’ultima parola comunque spetta sempre al medico del gulag).
5)    Michele Santoro e Milena Gabanelli verranno annessi con decreto legge al Pdl e premiati con una nomina ex aequo a ministro della Disinformazione, un nuovo dicastero studiato da Berlusconi per incrementare il suo bacino di voti. Il ministero avrà sede in una segreta del carcere di San Vittore, sottosegretari saranno eletti due dobermann addestrati dal canaro di Marina di Modica.