The dark side of “The dark side of the moon”


Ho visto solo di recente questo documentario che racconta storia e retroscena del capolavoro dei Pink Floyd. Dura poco meno di 50 minuti e dentro ha tutta la forza misteriosa di un’opera unica e preziosa. Guardatelo.

Feticismi

The Dark side of the moon autografato da alan parsons

Una delle piccole gioie della vita. Accarezzare, grazie al mio amico Fabio, la copertina di The dark side of the moon (vinile) autografata da Alan Parsons e resistere all’impulso di rubarla.

The dark side of the music

In questi giorni The dark side of the moon dei Pink Floyd compie quarant’anni. Al di là della spinta innovativa e delle vicende storiche che ne hanno fatto uno degli album più venduti di tutti i tempi, resta – mio parere – una sola constatazione da fare. Tutti quelli che giustamente (ingenuamente?) credono che la musica sia infinita e che non si possa applicare un criterio statistico all’arte, hanno di che pensare oggi: non c’è da dire “ai miei tempi” né “il passato non ritorna”, ma semplicemente c’è da arrendersi a una musica attuale che va giù liscia come un pasto stupidamente perfetto, che non lascia nulla nel suo transito (ergo, non nutre) e si smaltisce quasi interamente coi suoi residui.
Era bello sentirsi affamati con un’improvvisazione vocale – perché di questo si trattò – come The great gig in the sky.