Finalmente morta

L’Amministrazione provinciale di Palermo si è intestata un importante ruolo di mediazione tra Stato, Regione e Comuni affermandosi luogo ideale per la gestione della concertazione e della programmazione negoziata tra soggetti pubblici e privati. Questo grazie  alla  visione precisa e chiara delle diverse realtà sociali, economiche e culturali del territorio, che fanno dell’Ente provinciale palermitano un attore fondamentale nella creazione di nuovi percorsi di sviluppo all’interno di un progetto condiviso e partecipato.

Ora che hanno abolito le Province ci sarà una tragica mancanza di “concertazione e programmazione negoziata”. E soprattutto si leverà un immane dubbio collettivo: su quali palchi andrà a esibirsi quell'”attore fondamentale nella creazione di nuovi percorsi di sviluppo all’interno di un progetto condiviso e partecipato”?

So che vi chiederete chi è lo scienziato che ha partorito il testo originale che leggete in apertura di questo post. Non lo so, anche se ho qualche sospetto. Dico solo che è tratto dal sito ufficiale della (finalmente) defunta Provincia di Palermo e che spero resti a futura memoria come monumento delle “cazzate possibili e impossibili, presenti e passate”.