Los Angeles, dove tutto inizia (o finisce)

Il museo delle relazioni finite a Hollywood

Prima tappa del nostro viaggio in America, il terzo, è Los Angeles. Una tappa quasi tecnica per due semplici motivi: non è tra le mie città preferite, ma è un aeroporto di riferimento per chi viaggia dall’Italia. Los Angeles è comunque un trampolino da cui lanciarsi per scoprire/capire quest’affascinante porzione di west coast.
Non può essere considerata una città nel senso europeo o mediterraneo del termine poiché per estensione è molto più grande di una nostra provincia e poco più piccola di una nostra regione. Per spiegarla a chi non c’è mai stato mi viene in mente il paragone con New York o Chicago: Los Angeles è orizzontale, una sterminata distesa orizzontale; New York o Chicago sono verticali, spesso esageratamente. Ecco, Los Angeles è la città più diluita che conosca. Esistono altre grandi capitali con quest’ipertrofia. Mosca, ad esempio. Ma laddove l’orografia disperde, l’arte e la storia recuperano. Ergo le immensità della capitale russa non potranno mai dare il senso di desolata orizzontalità di Los Angeles. Ma questo caposaldo americano dello showbiz, dell’opulenza ha una prorompente personalità che non può non affascinare.

Continua a leggere Los Angeles, dove tutto inizia (o finisce)