Man mano che viaggiamo, la distanza dalle città non è scandita dai chilometri, ma da quella che possiamo definire “caratura della bellezza”. Le profondità di questa fetta di continente regalano infatti una meraviglia semplice, senza le strutture di una storia complessa come la nostra: qui nel Wisconsin si ammira ciò che è evidente, naturale e spontaneo.
Siamo nella Door County, una piccola penisola (piccola per le proporzioni americane, of course) sul lago Michigan. Un felice compromesso tra una clientela in stile Montecatini Terme e un panorama davvero indimenticabile. Foreste, parchi, corsi d’acqua e spiagge, tutto esplorabile con tutti i mezzi, in auto, a piedi, in moto, in kayak, in barca, in bici (con due o più ruote). Così si passa dal turismo agé di Sturgeon Bay, dove abbiamo fatto base, all’incanto del Pensinsula State Park, dal rischio di rimanere digiuni la domenica sera perché il novanta per cento dei locali è chiuso anche in piena estate, all’ebbrezza di pedalare in mezzo ai boschi alla ricerca dell’insenatura perfetta, magari sovrastata da un faro del secolo scorso. Tutto provato sulla nostra pelle. L’unica avvertenza che ci sentiamo di darvi è questa: quando vi lascerete ammaliare dalla three wheel bike (perché la bicicletta a due ruote la conoscete sin da bambini e questo non è un triciclo), tenete conto che state scegliendo il modo più faticoso per esplorare la zona.
La Door County si può tranquillamente visitare in due/tre giorni. Noi siamo stati all’Holiday Music Hotel, un grazioso motel pervicacemente aggrappato agli anni ’50 dove i proprietari mettono a disposizione dei clienti decine di strumenti musicali, e dove i materassi sono nuovi (uno l’abbiamo inaugurato proprio noi).
Panorami a parte, questi luoghi brillano anche della luce della loro gente, affabile e furbamente attenta alle esigenze del turista. Se andate in un qualsiasi centro informazioni, sarete accolti con gli onori dovuti a un’autorità per un motivo semplice: voi siete il loro datore di lavoro. Funziona così da queste parti.
Certo, ci sono le eccezioni. Tipo lo Stone Harbor Restaurant, dal quale siamo fuggiti dopo esserci imbattuti in un paio di cameriere troppo distratte e in un menù prefabbricato per polli in batteria.
Comunque, in generale, il nostro consiglio è quello di memorizzare l’indirizzo di un Walmart al quale ricorrere in caso di emergenza: da un’insalata a un panino, attraverso mille tentazioni esageratamente etniche, in questi supermercati c’è tutto a tutte le ore. Del resto, anche nell’ordinario, l’America è il Paese delle mille opportunità.
3 – continua