Vita analogica, ogni tanto

Non sono un tifoso sfegatato della carta. Leggo, dopo un anno di regolare allenamento, anche su supporti tecnologici ad alto rischio incazzatura (provate a mettervi d’accordo con un tablet particolarmente sensibile allo sfioramento, quando voltate pagina senza la risolutezza che serve). Però in questo periodo mi è capitato di vivere in una dimensione molto analogica, senza connessioni che non siano di reale vicinanza: si parla perché si è seduti accanto, si gusta il silenzio poiché le parole non sono infinite, ci si guarda in faccia per capirsi. Continua a leggere Vita analogica, ogni tanto