Un amico economista mi ha spiegato in modo elementare la situazione italiana. “Se c’è una forte richiesta di un certo tipo di politica, quel tipo di politica si afferma. Punto”. Il che significa che Berlusconi, Papa, Milanese, Brunetta, Bossi e compagnia bella sono voluti dalla maggioranza degli italiani, quindi è giusto che stiano dove stanno (anche in galera).
Spesso questo concetto viene confuso con la democrazia, come se democrazia fosse sinonimo di libertà. In realtà, come molti sanno, le cose non stanno così.
Si può vivere in uno stato democratico senza libertà, e viceversa.
Dinanzi al fatto che la maggioranza degli italiani vuole Berlusconi e correi al governo, si può sempre invocare la contraddizione intrinseca della democrazia, oggetto di studi da sempre: se il popolo votasse per l’abolizione della democrazia, la si dovrebbe abolire? E cosa sarebbe una democrazia che cassa se stessa?