Un chilo di legalità

di Roberto Puglisi Quanto vale un chilo di legalità? Mi sono posto la domanda mentre mettevo a punto, con altri qualificati amici, un’iniziativa di cui vi dirò tra un minuto. Prima il tema. Abbiamo convertito all’accezione consumistica Che Guevara (le magliette), l’amore e la memoria. C’è qualcosa che sfugga ancora al cosiddetto libero mercato, alla … Continua a leggere Un chilo di legalità

Finocchi

di Roberto Puglisi «Ma che c’entrano le abitudini sessuali, le pratiche coniugali, le tradizioni, le convenzioni e gli umori con la morte in un disastro aereo? In base alla logica sessuocentrica dell’Arcigay, i giornali e le tv di un Paese come l’Italia, che ha le sue gravi rogne ma è ancora civile e sa tenere … Continua a leggere Finocchi

Sangue di gelsomino

di Roberto Puglisi Volevo regalarti un gelsomino. Di prima mattina, l’odore delle siepi è fortissimo. Ci sono meno ostacoli tra bellezza e narici. Meno corpi in giro. Meno aromi che si sovrappongono alla verità. Perfino il silenzio è un’opportunità olfattiva in più. Il profumo del gelsomino è arrivato duro e incessante, quasi maleducato. Si è … Continua a leggere Sangue di gelsomino

La fine dell’estate

di Roberto Puglisi Non so se gli odori possano subire lo stesso processo di conservazione delle cose. Forse è così. Restano chiusi in un un ricordo, in un luogo. Ritorni e hai l’impressione di trovarli intatti, o di non averli mai lasciati. Sono tornato a Isola delle Femmine, dopo un lungo esilio a Mondello, nel … Continua a leggere La fine dell’estate

Il bigliettino

di Roberto Puglisi Il bigliettino mi è passato tra le mani per caso. Era in un vecchio ufficio polveroso e chi lo custodiva, come una reliquia, mi ha vincolato al silenzio sul resto. Appena un cartoncino rettangolare. C´è ancora scritto: «Giovanni, sei la cosa più bella della mia vita. Francesca». Una piccola lettera d´amore inviata … Continua a leggere Il bigliettino

Corpi

di Roberto Puglisi Questi due corpi mi sono venuti addosso a tradimento. Il sorriso della ragazza sfolgorava ancora vivo dal giornale, nonostante le mille interazioni tipografiche che sempre tradiscono il nucleo di un sorriso o di un ultimo sguardo. Eluana si chiama. Nome intinto nell’acqua. Scioglimento del groppo. Suono di mano che accarezzi la schiena, … Continua a leggere Corpi

La casetta bianca

Con questo articolo Roberto Puglisi, giornalista e infaticabile sostenitore della grandezza dei minuscoli, inaugura la sua rubrica. Molti di voi lo conoscono già e non potranno che apprezzare. Agli altri porgo l’invito per una lettura non qualunque. di Roberto Puglisi Immaginate un prato pieno di fiori. E, nel prato, una casetta bianca. È l’incipit di … Continua a leggere La casetta bianca

Democrazia

di Roberto Puglisi Sapevo che non c’erano speranze, ma sono andato a votare lo stesso. È un vecchio tic quello di stare dalla parte dei perdenti. Al liceo tifavo per i troiani. Mi piaceva Ettore. Chi soccombe – ritenevo allora e non ho cambiato idea – almeno conserva un barlume di umanità. Niente a che … Continua a leggere Democrazia

Falcone, la memoria buona e quella cattiva

Quando Roberto Puglisi mi ha inviato questo articolo, gli ho chiesto tre righe di dati biografici. E non perché non lo conoscessi – abbiamo lavorato insieme per anni – quanto perché non volevo fare un torto alla sua strampalata, e quindi affascinante, capacità di sintesi. Ecco come si presenta a quanti tra voi non lo … Continua a leggere Falcone, la memoria buona e quella cattiva

Chi siamo e quanti siamo

La memoria vive da sé o necessita di simboli che la tengano viva? Il dibattito è aperto dall’alba dei tempi e si riapre a ogni commemorazione, convegno o fiaccolata per celebrare chi non c’è più. Se fossimo un popolo dai solidi ricordi, riterrei i simboli ininfluenti. Siccome non lo siamo, penso che ogni pietra posta … Continua a leggere Chi siamo e quanti siamo