green leafed tree

In piedi

C’è una bellissima frase di Eliane Brum, giornalista e scrittrice brasiliana, che dice: “Non dobbiamo smettere di lottare, e dobbiamo farlo come la foresta: in piedi”. La sua connotazione ecologica, data anche la biografia dell’autrice, non deve far passare sottotraccia il forte potere metaforico di queste parole. Spesso, troppo spesso, decidiamo di lottare quando siamo già a terra, quando il risultato è compromesso. E per lottare intendo anche qualcosa di non drammatico: si lotta magari per piccole questioni di principio, per leggere esigenze di nobiltà d’animo, per motivi che solo a noi sono ben chiari (chi l’ha detto che ciò che è semplice per noi debba esserlo per gli altri?).

Per molto tempo sono stato propenso a lasciar stare, a galleggiare nel quieto vivere anche se in fatto di battaglie, modestia a parte, non mi sono fatto mancare nulla. Però magari ho lasciato che il bicchiere si riempisse prima di decidermi a svuotarlo o addirittura a scagliarlo contro il muro. Invece – si impara solo con l’età, ahimè – ogni tanto è più utile intervenire sul rubinetto alle prime gocce. Quando la situazione è ancora tra il bianco e il nero, senza precipitazione ma con serena intransigenza. Lottare in piedi se possibile non è solo un vantaggio. È un dovere nei confronti della nostra dignità.

P.S.
Questo post è stato scritto da una persona sorridente che non ha (almeno consapevolmente) nulla di irrisolto e che non cerca foreste in cui arruolarsi. Così, per dire.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

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