Ieri ho riascoltato per la milionesima volta Just the way you are, nella versione originale di Billy Joel e ne ho tratto, come sempre, la sensazione che mi aspettavo.
Serenità.
Ognuno di noi ha una canzone perfetta che, come il momento perfetto, non è la migliore in assoluto, ma quella che veste meglio e che usualmente s’intona senza problemi con un’ampia rassegna di stati d’animo.
Just the way you are, di cui possiedo una decina di versioni, mi dà la stessa emozione di quando la ascoltai per la prima volta da una radiolina a transistor, seduto su un Vespino, nella Palermo acuminata del 1977. Ieri ero vegetariano, poi rockettaro, poi incantato dalla new wave, poi jazzofilo, poi un po’ jazzista, poi deviato dalla fusion, poi disinteressato, poi stordito e infine felice.
Quella canzone ha sempre fatto egregiamente il suo lavoro con la centrale operativa del mio cervello.
Devo ammettere che mi trovo d’accordo con la scelta della versione di Joel
:-)
Condivido caro Gery, anche nel mio ipod questa canzone ha un posto fisso ed intoccabile. Ci aggiungo, se me lo permetti, un “Child of vision” dei Supertramp… così, tanto per vedere l’effetto che fa. Buona giornata e saluti alla signora!
La centrale operativa del tuo cervello meriterebbe un approfondimento, mio caro Gery.
Anche voi nostalgici, eh. Bene, bene.
Contessa, ci penso su.
E questo spiega tutto (è una battuta)
[…] nell’ambito dell’operazione nostalgia chiedo a musicofili che hanno più quarant’anni: perché non si fanno più canzoni […]
Sono tante le canzoni che hanno segnato un’epoca,
che sono rimaste nella mente e nel cuore. inutile citarle.
Una che mi da serenità,amore è “Woman in lowe”
cantata dalla mitica Barbara Streisand.
Ma ce ne sono tante Inutile citarle.
Quel che deprime è che non ci siano brani significativi nell’ultimo decennio: decadenza
dei sentimenti e degli apporti musical?