Luca vs Ugo

Dice Luca Barbareschi:

Internet in Italia l’ho portato io anni fa insieme a pochissimi altri, lo conosco bene sotto ogni punto di vista.

Che è un po’ come quando Ugo Fantozzi inventa di essere stato azzurro di sci. Con la non minima differenza che uno ammette di aver detto una cazzata, l’altro ne è orgoglioso.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

13 commenti su “Luca vs Ugo”

  1. E’ un uomo presuntuoso e vanesio, e per questo prevedibile e noioso.
    Ho visto parte della prima puntata del suo programma, “Barbareschi schock”, e persino Corona, visibilmente annoiato da un’inervista sbilenca, non è riuscito a trattenersi dal dirgli “non offenderti, ma da te mi aspettavo qualcosa in più”.

  2. Poverino, cosa volete?
    Si deve inventare questo ed altro per integrare il misero stipendio da parlamentare (23000 Euro lordi mensili).

  3. Maestro Gery,
    dovrebbe gentilmente inventarsi un’altra categoria.
    Sinceramente “Erbaccia” è troppo poco.
    Magari aggiungendo anche solo una lettera e rigirandone un’altra.

  4. Luca Barbareschi mi urta terribilmente. Ho sempre pensato che la sua insopportabile spocchia fosse ancorata a degli effettivi meriti, e allora me lo sono studiato un bel po’. Poi alla fine ho scoperto che era ancorata solo ad altra spocchia. Che perdita di tempo

  5. Disegno di legge di Ghedini sul “Furto Breve”. Se Barbareschi ruba una battuta a Spinoza.it ma nessuno se ne accorge nel quarto d’ora successivo, allora è innocente.

  6. E’ questo un periodo in cui non fai in tempo a dire: “ma in fondo tizio non è poi così terribile”, che devi subito rimangiarti la parola. Io mi porto due pesi sulla coscienza. Aver creduto per cinque minuti della mia vita che Brunetta avesse qualche buona idea, e aver creduto per altrettanti minuti che Barbareschi fosse un uomo di destra illuminato, una possibilità culturale per la sua parte politica. Perdonatemi.
    E a questo punto, è d’obbligo rinfrescare la memoria sull’onorevole maestro Barbareschi. Ossia, ricordare quando recitò in “Cannibal Holocaust” di Ruggero Deodato e sparò, per amor dell’arte, a dei maialini veri con proiettili veri. Cinema verità?

  7. B. è la conferma al trito detto “La realtà supera la fantasia”, aggiungo.
    Ugo, ancorchè personaggio di finzione, è una raccolta di varie meschinità umane. Lo definiamo finto in quanto è statisticamente poco probabile trovare una persona reale che le riunisca tutte in se, tali “qualità”.
    Nessun personaggio inventato invece supera l’altro soggetto per concentrazione di boria e inutilità, materiale e intellettuale.

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