La scoperta del latte caldo

latte rcs

Al primo studioso che scoprirà l’effetto del biscotto inzuppato nel cappuccino daranno il Nobel, immagino.

Da Corriere.it

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

8 commenti su “La scoperta del latte caldo”

  1. Bella questa! Un genio, solo un genio poteva osare tanto. O forse è una dichiarazione del sig.Parmalat?

  2. Prendete quattro/cinque fette di pancarrè (o di pane raffermo del giorno prima), inzuppatele nel latte, strizzatele ma non troppo, passatele in padella con un po’ di burro, aggiungete due uova e cominciate ad amalgamarle delicatamente con le fette di pane, ed ancora 2/3 fette di prosciutto cotto sminuzzato grossolanamente, due cucchiai di grana grattuggiato, se vi avanzano un paio di sottilette tristissime in frigo fate sciogliere nel pappone anche quelle, aggiustate di sale, spadellate il pudding e fateci la prima colazione. Vedrete così quanto il latte possa saziare poco dopo che il sole s’è levato. Buon appetito e buona giornata.
    (“Schifezze a colazione di un bulimico”, non ancora edito).

  3. Salvatore caro, ma uno yogurt Muller al cocco con 30 gr di cereali (RDA) e due “gocciole”, no?

    p.s. il pancarré inzuppato nel latte e spadellato mi fa tanto “”Kramer contro Kramer”…

  4. “Ti piace croccante il toast alla francese, no?”.
    Comunque sia. Ho provato stamattina. Soltanto una tazza di latte. Caldo (che questo dettaglio possa essere invalidante non si evince dallo STUDIO).
    Verso le 11.00 ho tentato di azzannare un polpaccio di mia moglie. Ora mi stanno studiando per via di un repentino abbassamento di pressione, seguito da una blanda forma di cannibalismo.

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