di Raffaella Catalano
Il correttore ortografico di Word è sobrio. Anzi astemio.
Non contempla molte voci del verbo “bere”. Provate, per esempio, a scrivere “beviamo”, “bevete”. Li segna come errori rossi.
E non gli piace nemmeno il caffè. Soprattutto non lo ama corretto (anche se in questo caso la grappa non c’entra). Tant’è che propone di scriverlo – sbagliando – con l’accento acuto.
E’ grave. Sì, quell’accento su “caffè”. Ma anche e soprattutto il fatto che un correttore funzioni così, in un programma che costa quanto costa.
il correttore ortografico è astemio a convenienza. Ostinatamente mi ha mutato tutti i Karman di una tesi sull’induismo in barman
E in un libro sul cinema a me al coautore tutti i celentano si sono trasformati in cementano e “full metal jacket” in “metal racket”. Per il mac esistono centinaia di programmi di scrittura più veloci e affidabili del word. Eppure io continuo a usare quest’ultimo. Chissà perché.
Complimenti Raffaella.
“e al coautore”
Chiedo vena. No, VENIA
A me ha corretto Provenzano (Bernardo) in “Provengano” e Bagarella (Leoluca) in “Cagarella”.
Un word antimafia?
Una volta, in preda all’esasperazione e sentendomi come l’astronauta di 2001 alle prese con Hal, ho cominciato a scrivere al correttore automatico che mi cambiava le parole: “fatti i c… tuoi fatti i c… tuoi fatti i…”.
Mi sono ritrovato con una pagina piena di “Fatti i MAZZI tuoi”. Mi sono arreso al trionfo della macchina sull’uomo…
Il word antimafia è un’idea.