Mainstreaming

tombstone-netscapeNon sono un pioniere di internet, ma neanche un novellino. Bazzico il web da poco più di dieci anni e ho fatto i gradini uno per volta: Altavista, i modem “a carbone”, Netscape, Icq, Napster, i primi blog bicromatici…
Ciò che mi ha subito affascinato della Rete è stata la vastità di argomenti a me sconosciuti. Navigare o, come si diceva un tempo, surfare era come muoversi con un aratro in un terreno sconosciuto: non sapevi mai quello che veniva fuori tra le zolle e l’unico effetto garantito era quello della sorpresa.
Nel tempo, com’è normale, le cose sono cambiate.
I giornali più illuminati hanno capito che internet non era il Grande Nemico, quelli più gretti hanno tentato di far finta che non esistesse. La tv ha messo su il baraccone della multimedialità spacciando per nuovi, contenuti riciclati e affidandosi a un’interattività zoppa (cioè con tempi di risposta da piccione viaggiatore).
E il web?
Da dispensatore di chicche, dritte, pareri originali, invenzioni, è diventato un figliastro che si nutre delle carni della matrigna. Sempre più spesso – e lo scrivo con seria autocritica – i blog, cioè l’espressione più promettente della circolazione di idee alternative, riciclano materiale dei giornali e delle tv che viene riaddentato dai media tradizionali per finire nuovamente tra le fauci dei consumatori di bit e così via. La conseguenza è il mainstreaming delle voci fuori dal coro.
I blog sono un’ottima vetrina di opinioni. Pensate: in quest’ambito non valgono le spintarelle, le amicizie, il valore della testata. Valgono solo gli autori dei post e dei commenti. Non c’è mediazione, non ci sono trattative prima di andare in stampa. C’è un contenuto, c’è il suo gradimento, ci sono le reazioni.
Eppure, se ci guardiamo attorno, abbonda la pigrizia e scarseggia l’inventiva.
Il mio timore è che i blog sostituiscano i giornali solo perché gli assomigliano sempre più.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

11 commenti su “Mainstreaming”

  1. Molto interessante, però tu stesso devi prendere atto del rischio di appiattimento degli argomenti: lo dico apprezzando molto il livello di questo blog e dei suoi commentatori.

  2. Infatti ho messo in primo piano la mia autocritica. E’ chiaro che è più facile attrarre lettori con temi popolari – e la politica in questo momento vale più del Grande Fratello – che con argomenti come il mainstreaming del web.
    Comunque prometto di impegnarmi.

  3. io credo che molti di noi si siano illusi che la rete potesse fornire una alternativa all’informazione ufficiale e dare una mano alla circolazione di idee che non fossero le solite.
    Non è accaduto e non poteva accadere a pensarci bene. I Forum, da luoghi di discussione, si sono velocemente trasformati in pulpiti con predicatori ben addestrati a fare proseliti o in sedi di “dileggio”, per usare un eufemismo, per chi non è d’accordo con il predicatore di turno.
    Inoltre dobbiamo arrenderci al fatto che le idee nuove e originali sono patrimonio di pochi e si perdono assai facilmente nel mare delle ovvietà che vengono immesse in rete.
    Last but non least dimentichiamo che spesso dietro a un computer c’è solo un utente che cerca giochi, musica, film o notizie preconfezionate

  4. Di internet so poco, pochissimo. Credo che la delusione da un mancato effetto sorpresa sia dovuta più ad una assuefazione al mezzo che non ad un reale appiattimento dei contenuti del web.
    Non è l’oggetto guardato è l’occhio di chi guarda da mettere in discussione, qui.

  5. Secondo me, Gery, stai facendo un ottimo lavoro. Auspico un’interazione proficua con altri blog intelligenti. Un modo per aggregarsi e rendere buona quantità l’eccellente qualità, dovrà pur esserci.

  6. @fm. La rete è un’ottima alternativa all’informazione ufficiale: per rapidità, indipendenza e qualità dei contenuti. Consulto ogni giorno una serie di blog, alcuni dei quali non italiani, che sono davvero ottimo cibo per il cervello.
    @silvia. Non credo che ci sia un pericolo di assuefazione. Sempre che i blog riescano a distaccarsi dall’informazione ufficiale, magari usandola come trampolino.
    @gianni allegra. Grazie. Ci stiamo lavorando.

  7. vero Gery. La rete è una bellissima cosa, fa girare le notizie in tempo reale e ci sono molti blog “ottimi”. Io purtroppo non riesco a togliermi dalla testa che sono sempre le solite (relativamente poche) persone a girare per questi blog. La grande massa degli utenti rimane impermeabile alle idee alternative (cito le tue parole) e si limita a seguire la grande e collaudata informazione.

  8. PS
    E’ chiaro che mi unisco all’auspicio di Gianni, di crescere sempre più e creare un network alternativo e intelligente

  9. L’unico motivo per cui uso internet (a parte la posta) è per leggere siti di giornali e d’informazione in genere (geryblog compreso). Per me è un servizio indispensabile, perché ho bisogno di rapidità di consultazione e di varietà di notizie. Il resto sul web (Facebook, MySpace e compagnia bella) lo trovo stupidissimo. Youtube lo uso poco e solo se devo cercare qualcosa di specifico. Sarà che sono vecchia, ma news a parte, internet mi annoia.

  10. Ecco un esempio di mainstreaming fresco fresco.
    La notizia, partita dalla stampa, è finita sui blog (questo incluso) per ritornare alla fonte.

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