Mettiamo che uno decida di fare una società. Come se li sceglie i soci? Magari li conosce e si fida quindi il problema non esiste. Oppure confida nelle capacità imprenditoriali o nelle conoscenze specifiche dei soggetti. Inoltre uno guarda l’aspetto umano delle persone: se sono coerenti, oneste, equilibrate, geniali. Poi pensa anche al patrimonio e a quanto i soci possono mettere nell’affare, se sono solidi economicamente.
Il governo di un Paese è come una società. Con quali requisiti Prodi e i suoi accoliti hanno scelto uno come Mastella? Si (lo) conoscevano già. Avevano cognizione diretta delle sue capacità. Si erano imbattuti più volte, nel corso di svariate legislature, nelle sue qualità umane. Eppure lo hanno preso come socio, è il caso di dire, di maggioranza.
Si sono lasciati sedurre dal suo patrimonio (di voti). Ora non resta che andarsi a rifugiare dal giudice fallimentare.
Prodi si dice fiducioso. Molti di noi no.