Come Strega comanda

Il premio Strega a Niccolò Ammaniti per “Come Dio comanda” è un premio alla carriera per uno scrittore ancora giovane. Siamo nell’ambito dei gusti personali e della libera (e spero sensata) critica quindi posso dire che il prestigioso riconoscimento letterario è andato al meno entusiasmante dei romanzi di Ammaniti. Lo avrebbe meritato ampiamente per “Io non ho paura”, ma soprattutto per quel capolavoro che è “Ti prendo e ti porto via”.
“Come Dio comanda” è una storia solida (e ponderosa anche in termini di carta) dove c’è tutta la maestria del narratore. Ci sono personaggi ben scolpiti, ci sono situazioni che si intrecciano senza ingarbugliarsi.
Però, alla fine, prevale troppo la scrittura. E’ come se l’autore – presagendo un esito letterario così felice – a un certo punto abbia scansato le vite che ha raccontato e sia salito lui sul palco di quella notte tempestosa che squarcia il gran finale del libro.
Ma Ammaniti è un grandissimo narratore e gli si può perdonare qualcosa.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

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