Erba in tv

Alcune brevi considerazioni sulla fiction dedicata alla strage di Erba, e mandata in onda ieri sera da Matrix. I legali dei due assassini (rei confessi) hanno cercato di impedire l’operazione: e si capisce, è come se Totò Riina dovesse essere contento di un film sulle stragi del ’92. Anche la famiglia Castagna si è detta contraria: anche questo si capisce, non fa bene vedere spalmato il proprio dolore sullo schermo. Persino il sindaco di Erba ha parlato di “informazione spazzatura” in forma preventiva, senza cioè aver visto un tubo dei filmati. Quelli che “per difendere il buon nome della città” devono imbracciare il mitra delle minchiate mi destano una certa irritazione. Più opportuno sarebbe stato guardare prima la fiction e poi ragionarci su per difendere la buona creanza innanzitutto.
Non mi ha impressionato la puntata, ho anticorpi Cogne-Vespa che mi corazzano. C’è altro che mi scandalizza in tv. Ricordo un famoso chirurgo che spostò l’intervento sui due gemelli siamesi in prima serata, per farsi accarezzare dalle luci della diretta: parlò prima, operò, parlò dopo, i bambini non ce la fecero, parlò ancora. Non credo che Mentana, ieri sera, volesse indagare le cause del male assoluto. Penso che, semplicemente, abbia voluto fare il giornalista televisivo, raccontando un fatto dal punto di vista migliore possibile. Mostrando, ricostruendo, commentando e fregandosene delle benedizioni/maledizioni.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

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