Intervengo su un argomento che, per mere questioni di cronaca (nera), rischia di passare in secondo piano: lo strabismo del governo Prodi. A ricordarmi l’argomento ci ha pensato lo stimato blogger Lesandro’s che nel suo antro internettiano ricorda come la questione dei Dico sia cruciale per l’unità di un esecutivo. In parole povere il ministro Mastella fa la parte del libero protagonista adducendo questioni di ordine morale o, ancora peggio, di sesso.
Letterariamente ministro è chi si fa carico di compiere un’azione, di portare a compimento un progetto per ordine o per conto altrui. C’è in Italia un’odiosa dimenticanza nei confronti della base elettorale. Insomma noi votiamo per un programma, poi alcuni degli esecutori di questo programma decidono di fare quel che cazzo vogliono nel nome di convincimenti etici, religiosi, atavici o condominiali. Non è la prima volta che discutiamo di questi argomenti. Ma il problema resta uno, solo e unico: a me non me ne frega un tubo di quale sia il raptus che spinge Mastellone a fare muro contro qualcosa, l’importante è che lo faccia nell’ambito del manifesto di un’alleanza politica che ho votato. Perché lui sarà padrone di fare quelllo che crede (e di risponderne) solo quando non sarà più al mio servizio di cittadino elettore. Fino ad allora risponderà a me e a quegli altri malati di mente che li hanno votati.