Scusate e buon lavoro

Alla fine la storia dello spam per il libro di Brunetta si è risolta così: la società che si occupa delle questioni telematiche del ministro ha ammesso che alcune (quante?) e-mail sono state inviate per errore dal software usato per gestire le newsletter. Insomma, lo spam (pratica illegale) ci fu, ma senza volontarietà. Sarebbe bastato, a questo punto, che la società facesse un comunicato semplice e, se vogliamo, furbo. Del tipo: abbiamo sbagliato, scusate e buon lavoro a tutti. Invece si è lanciata in una ricostruzione polemica, fuori misura, che va all’attacco di chi ha segnalato la violazione e che si conclude “così va il web, a volte, in Italia (e non solo)”.
E’ l’unica frase che sottoscrivo, per motivi diametralmente opposti a quelli della società  in questione.
Scusate e buon lavoro a tutti.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

4 commenti su “Scusate e buon lavoro”

  1. Strana la vicenda del bug che rendono nota come giustificazione. Contraddittoria, direi.

  2. Anche perché non si capisce perché c’è voluto un mese e passa per scoprire che c’era un errore.

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