La salvezza dei giornali di carta

Pur tenendo una rubrica sui numeri per Leiweb, non sono tra quelli che impazziscono per le statistiche. Le trovo un po’ noiose. Però ogni tanto forniscono spunti interessanti, ad esempio quando l’incrocio tra i dati è pressoché intuitivo.
Nell’ultimo annuario Istat, ad esempio, ci sono un paio di riferimenti che non possono passare inosservati a chi si occupa di comunicazione e anche a chi svolge il cruciale ruolo di lettore (di romanzi, di quotidiani, eccetera). Continua a leggere La salvezza dei giornali di carta

La tassa sul web

La proposta del presidente della Fieg, Carlo Malinconico, di istituire una microtassa per chi naviga in rete farà saltare in aria molti nudi e puri del web. Gli altri – come chiamarli? Vestiti e impuri? – potrebbero essere tentati da un ragionamento che parte dalla differenza tra anarchia e libertà. Io sono tra questi e ovviamente preferisco la libertà all’anarchia.
E la libertà ha un prezzo.
La tassa sulle notizie in rete, come idea mi convince. Sarà che il concetto di gratis mi insospettisce e che solo pagando posso esercitare appieno il mio diritto di consumatore critico. Sarà anche che il web è pieno di immondizia e di tarocchi – finti giornalisti, finte sensazioni, finti divulgatori, finti personaggi, finte notizie, finti fenomeni– e che il potenziamento dei siti di qualità contribuisce a soffocare quelli scarsi.
Insomma sarei lieto di pagare la mia tassa per avere informazioni precise, puntuali. Solo che temo che questo canone faccia la fine di quello per la tv: un’estorsione da parte del racket della volgarità.
E allora quasi quasi mi schiero coi nudi e puri.