Cuore di figlia. Barbara Berlusconi tuona contro Mara Carfagna e, sino a un certo punto, contro la condotta libertina del padre.
L’Italia è uno strano Paese. Se tu prendi i singoli, uno per uno, ti diranno peste e corna dell’attuale premier. Poi alla conta, nel marasma della moltitudine, votano quasi tutti per lui, per il fottutissimo sciupafemmine (anche minorenni) che ci dà il tormento e che fa invidia.
Il guaio è che lo stesso fenomeno probabilmente riguarda anche i suoi parenti. La Berluschina, ad esempio, lancia il sasso (e ostenta imbarazzo per il caso Ruby) ma poi dice: “Sarebbe ingiusto se della sua (di Berlusconi, ndr) straordinaria vita politica si ricordasse solo questa stagione”. Che è come dire: Attila era quello che era, ma amava i pettirossi.
Il berlusconismo, di cui Barbara è vittima incolpevole (ricordiamoci che i figli ancora non possono accollarsi tout court le colpe dei padri), è anche questo. Dissentire e giustificare, stroncare e rianimare, generalizzare e ritenersi unici. Verrà un tempo in cui si potrà dire con franchezza: questo mi sembra sbagliato e basta, questo è giusto e basta. Ma quel tempo non è adesso.
Il governo degli equivoci – tra Carfagne moralizzatrici e Capezzoni catechisti – non può durare in eterno. Mussolini ci mise venti e passa anni per inventare un regime e – diciamolo chiaramente – non era Berlusconi. Finì come finì. Berlusconi ha solo cercato di disegnarsi un regime su misura, sulle sue questioni giudiziarie e sessuali. Comunque finisca, teniamo la Storia a distanza di sicurezza.
Fa tenerezza la Barbara, amata dal padre: l’esternazione di una figlia che ama il padre,
ma che inconsciamente solidarizza con la madre.
A cene dal padre (l’abbiamo appreso da Matrix)
in occasione dell’incontro con il giovane sindaco di Firenze, Renzi(PD) ha voluto esternare
i suoi pensieri, magari quale eco dei discorsi
intra moenia.
Beata giovinezza, dorata giovinezza, felix filia.
A differenza di Attila, più che per i pettirossi, Berlusconi sbava per le passere. Pardon!
Più li guardo questi figli della Lario più mi convinco che non sono figli di Berlusconi. La genetica non è una opinione! Per favore guardate Marina e Piersilvio, sono fenotipicamente figli di Silvio, e poi guardate questi tre. Trovate somiglianza?
Buon Natale
pace e bene
La cosa vomitevole è che la Barbarella, che parla tanto, è la prima che non sarebbe quello che è, se non avesse quel cognome.
Non porti problema, puoi anche cestinarlo.
I miei onori a Tex Willer ! Grandissima : )
delicata la tria