Autore: Gery Palazzotto
La caduta
La morte di Pinochet, seppure annunciata con lo stillicidio di bollettini medici e dichiarazioni di congiunti, sta innescando disordini e tensioni a Santiago. Non sono un esperto di politica estera, ma per riconoscere un dittatore non ci vuole una laurea. Basta seguire ciò che viene trasmesso dalle antenne del mondo, che non sono i tralicci e le parabole di una telecile o un canales cinques, ma i romanzi e le idee degli artisti.
Mi fido dell’odio per Pinochet instillatomi da Luis Sepulveda (leggete questo articolo se vi va) e vado a rileggermi un singolare libretto di Pedro Lemebel, intellettuale dissacrante, attivista del movimento gay cileno, icona di un linguaggio barocco eppure modernissimo e tagliente. Si chiama “Ho paura torero” e ve lo consiglio se volete imparare a odiare qualcuno che se lo merita. Con stile e civiltà.
Per cominciare
Ora per favore non mi chiedete “perché un blog?”. E’ già complicato trovare la giusta dose di solennità per celebrare un evento del genere senza cadere nel ridicolo: tutto vorrei affrontare fuorché la domanda di cui sopra.
Benvenuti nella mia stanzetta virtuale. Più avanti vi mostrerò quella vera dalla quale vi scrivo (bel panorama e buona compagnia di animali, non tutti domestici). Qui si parla di tutto, il menù della casa è vasto: scrittura, lettura, musica, sport (senza chiedermi tecnicismi), cronaca, tecnologia, politica, vita vissuta e occasioni sprecate. Per sapere chi sono basta leggere la biografia breve, l’altra è tratta da Wikipedia.
Vi lascio con un pensiero che mi frulla in testa. Oggi Prodi è stato contestato al Motorshow da un manipolo di destristi all’esplicito grido di “buffone, abbasso le tasse”. Molto da ridire sull’offesa, nulla sul resto: c’è bisogno di una pattuglia di scalmanati e di un consesso di alto livello culturale come quello del Motorshow per ribadire che le tasse non piacciono a nessuno? Prodi compreso.