Questo post, pur nella sua brevità, contiene un’espressione volgare. Vi prego di scusarmi, ma non sono riuscito ad aggirarla.
Papa Benedetto XVI ha tuonato contro la pillola abortiva, incitando i cattolici a non rispettare una legge dello Stato italiano e ricordando che “la lotta dei cristiani consisteva e consiste non nell’uso della violenza…”. Le affermazioni del Pontefice sono aggredibili per almeno due motivi.
1) La sua ingerenza nella liceità delle leggi italiane è legittima quanto quella di un qualunque inquilino di Palazzo Chigi nella scrittura di un’enciclica o in un qualunque estratto conto dello Ior.
2) Il riferimento alla biblica (ops!) non violenza dei cristiani dovrebbe essere più specifico: c’è o no una prescrizione storica per le Crociate e l’Inquisizione?
Infine un dettaglio che fa transitare le considerazioni del Papa dallo status di contestabili a quello di detestabili. Nelle sue propalazioni di ieri, Benedetto XVI non ha mai fatto riferimento allo scandalo dei preti pedofili che vede coinvolti lui, Paolo VI e diversi papaveri vaticani.
Insomma, senza troppe metafore, questo Papa si cura dei cazzi degli altri, ma non dei propri.