Amore e psiche (labile)

Sono uno che tende a essere ordinato. E che cerca perennemente di organizzarsi un archivio. Ieri sera, mentre davo una riordinata ad appunti sparsi e file volanti, mi sono imbattuto in una cartella (particolare) del mio schedario. A come amore. Ecco un sunto.
I bisticci degli amanti rinnovano l’amore (Terenzio). Poi uno impara ad apprezzare le cose antiche.
I baci sono le monete spicciole dell’amore (Baci Perugina). E le banconote di grosso taglio?
Il flirt è l’acquerello dell’amore (Bouerget). Non oso pensare all’olio su tela…
La civetteria è lo champagne dell’amore (Thomas Hood). Ecco perché molti preferiscono il vino.
Il vero amore non ha mai conosciuto misura (Properzio). Infatti è tipico che si ingrassi.
La gelosia è il pepe dell’amore: un pizzico gli dà più sapore, troppo rende il piatto immangiabile (Anonimo). Errata corrige: anonimo cornuto.
La gelosia nasce con l’amore, ma non muore con lui (François de la Rochefoucauld). Muore solo dopo l’amante.
La luna e l’amore, quando non crescono calano (Proverbio cinese). Mai conosciuto un licantropo innamorato.
La ragione e l’amore sono nemici giurati (Pierre Corneille). Il sonno della ragione segna quindi il risveglio dei sensi…
L’amore è la saggezza dello sciocco e la follia del saggio (Samuel Johnson). Alla fine il cretino vince sempre.
L’amore è un potere troppo forte perché lo si possa vincere altrimenti che con la fuga (Miguel de Cervantes). Basta essere ancora vivi.
Mai nessuno è tradito dall’amore puro (Jaufre Rudel). Dall’amore puro no. Dall’idraulico, dal migliore amico, dal finto cugino, dal vicino di casa, dal collega di lavoro, dall’istruttore di tennis, dal…
Non c’è erba che possa guarire l’amore (Ovidio). C’è, c’è!

L’immagine è rubata al mio disegnatore preferito, Mordillo.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

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