Trucco e parrucco

di Giacomo Cacciatore

Lorna: tu stasgera comu ti veschti per andare a Porsci-a-Porsci di Brunu Veschpa?

Japan: mi mesgi ‘u curpettu chi brillantinu, u pantacalsha e u taccu dodisgi. E tu?

Lorna: io mi svestgi seriamensgi. Un maliuncinu a collu alsgi e a’ gona da’ colesgiala.

Japan: mi presgi ‘a matisgia nera per l’ochi?

Lorna: uffa, che pali! Non ti compri mai nenti… una volsgia te manca ‘a matisgia, un’altra volsgia ‘u fard… No te presgi proprio un casu.

Japan: avansgi… si me presgi ‘a matisgia te dico una cosa segresgia de Marrasu.

Lorna: tieni a’ matisgia.

Japan: No trovo nemeno u’ rimel. Si me presgi ‘u rimel te digo una cosa comoventi di Brenda. Così fai bela figura a Porsci a Porsci. E cusì ti invita puru Monica Seti, Lambertu Spusgini y Barbara D’Urshu.

Lorna: Ecu ‘u rimel. Ahora dimi a’ cosa segreta de Pieru Marrasu.

Japan: Pieru ha i moroidi.

Lorna: E dimi ‘a cosa de Brenda.

Japan:  E’ morta.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

61 commenti su “Trucco e parrucco”

  1. @Bar

    1) Vero che l’esperienza che racconto è minoritaria rispetto al globo terracqueo. Ma bisognerà trovare un punto di partenza, un esempio, due o tre dimostrazioni pratiche che, nel rispetto dell’identità e delle idee di tutti, si può vivere come ci si sente di vivere.

    2) Non ti ho “rimbrottato” per uso improprio di articolo giornalistico. Anzi, hai fatto bene (eticamente e per forma bloggistica) a citare una “pezza d’appoggio” per la discussione generale.

    3) riguardo al dolore, e alle sue forme più o meno dirette, se ho urtato la tua sensibilità me ne scuso. E trovo giustissimo che, qui ed altrove, si possa parlar di tutto, intervenire su tutto, dire la propria insomma, che si sia più o meno avvertiti sul tema.

    4) ed è conseguenza di quest’ultima convinzione che su questo annunciato, temporaneo autoesilio, su questa quarantena che stai pensando di importi, non sono affatto d’accordo. Più siamo e più discutiamo, meglio si sta.

    Ps: il padrone di casa ci perdonerà. D’altronde, a casa càpi quantu vòli ‘u patrùni…

  2. @la contessa e @rosipa

    Grazie, grazie mille. Ma un fanclub, no, eh? Sapete anch’io, oltre che famiglia, tengo un ego. Certo, fosse quanto i metri quadri calpestabili del mio corpo, sarebbe spropositato. Vabbè, meglio di no, lasciamo perdere il fanclub, le attestazioni di simpatia son più che sufficienti…

  3. Anch’io voglio ringraziare tutti per la discussione. E credo che le inesistenti (?) Lorna e Japan vi sarebbero altrettanto grate.
    Una carezzina speciale a Totorizzo (ottimo il quadro Martogliano!) e Rosipa, che hanno evidenziato lo spirito con cui è nata questa mezza paginetta e che, penso, i più hanno colto. E’ vero, però Totò: si sapìa tantu, mi stava ‘a me’ casa.
    Scherzo. Lo riscriverei altre cento volte.

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