Cristina del Grande Fratello

Impazza sui giornali e sul web una tale Cristina del Grande Fratello. La signorina in questione – ho appreso per meri motivi di lavoro – è una studentessa universitaria che si è fatta le ossa con la lap dance in una borgata del Comasco e che, stando alle indiscrezioni, punta ad ottenere un’ottava di reggiseno (al momento dichiara una sesta collaudata). Ci sono almeno tre motivi per cui ritengo che la concorrente del più importante reality show del pianeta abbia tutte le carte in regola per diventare un personaggio dominante della televisione italiana.
Primo, ha rinunciato al cognome nel segno della migliore tradizione della tv trash: si è qualcuno in funzione del recinto in cui si pascola. Che importa l’anagrafe quando un telecamera spia cambi di mutande, confessioni sul livello di porcaggine, spunti di aggressività, esercizi di libera e orgogliosa ignoranza?
Secondo, la rivelazione di una doppia vita (universitaria e figlia modello dell’operosa provincia italiana di giorno, agitatrice di culo e provocante accompagnatrice di notte) è un titolo onorifico nell’etere italico: più di una tripla laurea, un corso di cucina con Giovanni Rana e un master di consapevolezza politica con Marco Travaglio messi insieme.
Terzo, l’esplicita ammissione della propria sessualità famelica (onnivora?) la pone, nello scenario politico attuale, in una posizione di privilegio: le bonazze, meglio se anche un po’ troie, sono benvolute dal nostro esecutivo e tutelate al pari di monumenti nazionali.
Durante una recente vacanza in Francia mi sono ritrovato a fumare una sigaretta all’aperto (temperatura – 15) con un danese ubriaco. Esauriti i convenevoli sull’aspetto pittoresco del mio paese (arte, clima, spaghetti e mandolini) il tizio mi ha rivolto la seguente domanda: “Perché in Italia tutte le donne in tv sono smutandate e con le tette al vento?”.
Per fortuna, al momento di rispondere, le sigarette erano esaurite e lui, a maniche corte, cominciava a sentire un certo fresco. Siamo rientrati e sono riuscito ad eclissarmi.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

51 commenti su “Cristina del Grande Fratello”

  1. Come si puo’ continuare a guardare “il grande fratello”…
    posso capire la prima edizione, la novità, il voyerismo che alberga in ognuno di noi, ma la goffaggine ormai dilagante, la totale assenza di significato, la percezione di vuoto palpabile dovrebbero scuoterla una coscienza…
    Se la signorina in questione ha lo sguardo da suino, il giro vita da vespa,
    il decollettè da mucca carolina povera lei!
    Omologarsi in questo modo è davvero deprimente.

  2. Dopo aver detto per anni “una ragazza con due tette così!” possiamo finalmente esclamare: “due tette così con una ragazza!”.

  3. Io ribatto sul mio vecchio invito: non prendiamocela con una poveraccia che usa quel poco (tanto) che ha per farsi notare. Prendiamocela piuttosto con tv e giornali che le danno importanza e i cretini senza età che seguono le gesta di questa mucca parlante come se fosse Virgilio che li guida nei misteri dell’oltre(giro)vita.

  4. E a proposito dei succitati cretini (dei quali ogni tanto anch’io faccio parte): un’altra Cristina (Chiabotto) si è fatta fotografare senza mutande a un evento mondano. Dopo essersi sottoposta a un intervento dal coiffeur che , apprendo in questa occasione, si chiama “rasatura/depilazione brasiliana” (leggi: rasatura integrale del pube). E io che nella Chiabotto per qualche tempo credevo di aver trovato la mia Beatrice…
    Comincio a pensare: al prossimo libro mio che esce mi presento con una mutanda dotata di super protesi e la rasatura brasiliana ovunque, testa compresa. Chissà che non mi invitino a “Studio aperto”, così vendo cento volte di più.

  5. credevo : ho/avevo creduto. Consecutio traballante, alla Maria DE Filippi. Pardon!

  6. Hai ragione, Cacciatorino, questo inseguimento enfatico alla notizia inutile è diventato uno stucchevole vizio (non so se solo italiano) della carta e della tivù (ma anche del web): cazzeggio, solo cazzeggio, maleducazione, porcate, pochezza, superficialità. Il capocomico dice tra le tante panzane che gli scappano inopinatamente di bocca (ovviamente nutro seri dubbi che il cavaliere tragicomico sia uno a cui sfuggono involontariamente e compulsivamnete frasi che suonano come grevi bestemmie) che occorre leggerezza: una leggerezza che francamente mi pare assai insostenibile.

  7. @gianni allegra: Io inorridisco, mi indigno e con veemenza protesto di fronte a questa reiterata mancanza di… eleganza. E le tette ce le ho.

    Mi è capitato di notare proprio in questi giorni in cui l’inizio del Grande Fratello ha fatto impennare l’indice del trash, che, per un fenomeno inversamente proporzionale, la pubblicità diventa sempre più innovativa e con idee assolutamente rivoluzionarie (in un campo in cui già tanto è stato fatto, è un’impresa tutt’altro che semplice). Divertente, moderna, curata nei dettagli.

    @cacciatorino: posso fornirle io lo slip, o se preferisce un parigamba, con push-up…

  8. @contessa: sì, cara, ne ho sentito parlare. Vedremo… casomai dovesse capitarmi di essere selezionato tra i “nip” della prossima isola dei famosi. Come nuovo bidello Carlo, ovviamente.

  9. Caro gianni allegra, la leggerezza viene spesso invocata in questi tempi, dalle fonti e nelle occasioni più disparate. E’ considerato elegante applicarla appena possibile, e il cazzeggio anche è molto apprezzato e diffuso. Il nostro premier è tenacemente abbarbicato ad entrambi.
    Non è ineffabile l’ultima dichiarazione (complimento!) in base alla quale ogni donna bella italiana dovrebbe essere accompagnata da un militare anti-stupro? Le cozze no, possono girare sole.
    E ci dovremmo meravigliare della povera Cristina? Lo squallido prodotto di un’intera struttura , squallida, “cultura” imperante.

  10. @Contessa: non è che per combinazione si trova sottomano un paio di calzini “Pulma”? O anche uno slip con la scritta “uomo” stampigliata sul davanti. Gradirei tantissimo.

  11. Sto guardando la fotografia. Ma quella roba che le scola dal reggiseno cos’è? Acqua, sudore o silicone?

  12. @cacciatorino: anche sua moglie, ne sono certa…

    @melissa: non è che adesso, solo perchè invocata da Berlusconi, la leggerezza deve per forza essere considerata una cosa di destra spinta… suvvia! Finiamola con queste categorizzazioni. Un po’ di sana ironia (e un po’ meno sarcasmo) credo siano di grande aiuto in questo periodo. Anzi… lo sono sempre!

  13. @Melissa: Ha ragione la contessa. La leggerezza, per antonomasia, è di Calvino e a lui rimane. Non facciamogli fregare pure questa a Berlusconi, per favore.

  14. @cacciatorino: acqua! mi creda, è solo acqua! Il reggiseno in realtà è un push-up in lycra, leggermente imbottito, che quando si bagna di
    venta una specie di… borraccia. Non si asciuga maaaaai!

  15. @gianni allegra: sinceramente, ho smesso da tempo di dar retta alle baggianate di Berlusconi. Ogni volta che lo vedo apparire in tv, lo osservo attentamente e cerco di cogliere, invece, qualche segnale sul suo stato di salute. Colorito (il fondotinta non fa miracoli!), occhiaie, postura… cose di questo tipo.

  16. Non ci sperare, contessa. Vi rivelo un dato segreto da archivi riservati: il caso Berlusconi riposa sui moderni miracoli della clonazione. Resta da stabilire se la maggioranza degli italiani sia stata clonata da Berlusconi o se Berlusconi sia un clone ibrido (ma con varietà insignificante di sfumature) della maggioranza degli italiani. Quello che avete visto svenire qualche anno fa durante una conferenza non era che uno dei tanti Berlusconi. Modello 23, credo. Lo hanno già sostituito. Se rivedete il filmato, e solo a un’attenta osservazione, si può notare una tagliatella plastificata sospetta che fa capolino dalla schiena dell’uomo mentre lo trascinano via per i soccorsi. E’ il filo che connette un complicato circuito fatto di fettuccine paglia e fieno, sostanze cibernetiche e files delle canzoni di Apicella. Concentratevi poi sul modo in cui stringe le mani sul podio. Una morsa plastico-metallica. Un’immagine degna di Yul Brinner nel vecchio film “Il mondo dei robot”. E ora ve l’ho detto.

  17. Ultimo dettaglio: i capelli. Ricordano molto da vicino la chioma disegnata sul pupazzo di Rambaldi per il Pinocchio di Comencini. Così abbiamo trovato anche il tecnico responsabile di Berlusconi. Un premio oscar, niente di meno.

  18. bèh, sperare solamente sull’ estrema unzione è sconfortante.
    Soprattutto dopo la sconvolgente rivelazione di cacciatorino.
    Ma anche per un replicante, prima o poi giunge il tempo di …
    magari prima che i raggi” B” balenino nel buio vicino alle porte di… Roma

  19. Sex sells.
    Le tette fanno discutere! Rimandano ad antiche emozioni.
    In effetti “Le bombe e i bambini ” sul conflitto Israele-Palestina ha fatto 13 commenti,il post odierno più del doppio.E non diciamo cazzate: chi non ha tette muore di invidia…

  20. La frase “ci vorrebbero tanti militari quante belle (!) ragazze” (Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, ieri) è figlia di questa mentalità. Cosa pretendiamo di più da chi è l’imprenditore di queste nefandezze?

  21. Che tristezza una ventenne, o giù di lì, che intende emergere a colpi di tette. L’argomento non mi fa ridere per niente, anche se non è certo un caso isolato. Anzi, è proprio per questo che non mi suscita ilarità. La ragazza si è fatta due testoni sul petto invece di far funzionare quello che ha sul collo. La compatisco (avendo io una quarta, quindi senza invidia per quei due palloni).

  22. Io invece non la compatisco proprio per niente. La vita è fatta di scelte. E una che prima di entrare nella casa del Grande Porcello (pardon, non è nel mio stile) faceva la lap-dancer, mi pare che abbia ambizioni ben chiare (e dichiarate). Parlare di questa “capra” come di una povera vittima del sistema non mi sembra verosimile.

  23. Il nudo è nell’arte, sulle copertine,in tv,in parlamento. Ovunque possa essere guardato(e venduto).Non mi fa pena Cristina nè le sue colleghe. Si fanno strada a colpi di tette e ci riescono. Si vendono.Una delle tante forme di prostituzione (uno scambio)di cui l’uomo è capace.Senza falsi moralismi.

  24. Non solo questa Cristina è una cretina, ma trovo che anche nella sua famiglia non ci siano dei grandi pensatori. Fosse stata mia figlia, al solito alito di cambiamento dei connotati minniferi, le avrei provocato una rientranza del sedere. A pedate.
    Per non parlare degli altri cerebrolesi che partecipano. E’ semplicemente vergognoso.

  25. @rocco siffredi: solidarietà alla collega… lei si conferma un vero gentiluomo. La stimo molto.

  26. Lesa’, purtroppo ho ripreso un anno e mezzo fa. Anzi, sai che ti dico? Mi accendo una sigaretta che è ora di aperitivo!

  27. @la contessa: Cristina non la compatisco nel senso di vittima del sistema o di altro. La compatisco nel senso che fa una figura penosa, che mi deprime per la sua pochezza.

  28. Ma come si fa ad essere così stupidi ed ignoranti??E si vergogni a dire che ha fatto il liceo scientifico e che studia scienza della comunicazione…meglio dire di aver vissuto nella giungla.VERGOGNATI

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