Ogni mattina un funzionario siciliano, mezzo burocrate e mezzo gazzella, si sveglia e sa che dovrà correre più del governatore Renato Schifani per non essere criticato.
Ogni mattina Renato Schifani, mezzo governatore e mezzo leone, si sveglia e sa che dovrà inventarsi una nuova competenza per criticare ad alzo zero il primo che gli capita a tiro.
Qualunque sia il campo di battaglia, l’arma scelta, lo schieramento, la stagione e l’umore popolare, Schifani ne ha per tutti, ne sa più di tutti.
Dalla sanità agli aeroporti, dalla cultura alla crisi idrica, il governatore riesce dove gli altri hanno fallito: inventarsi un’ultima parola, escogitare un colpo di scena che preveda una decapitazione professionale, una stroncatura politica. Ma non basta, nella piallatura di ogni spunto critico che possa rovinare il capolavoro del giorno, ergo la defenestrazione di un funzionario che altra colpa non aveva a parte quella di non piacergli, Schifani ha grande cura dello scenario in cui la sua opera si dipana. Quindi si inventa un background a effetto, tipo la colpa dei governi precedenti, dimenticando che in Sicilia i governi precedenti sono stati solo due di centrosinistra contro i ventotto di centro e centrodestra.  

Così cadono esperti di arte che dovrebbero evitare il disastro di Agrigento 2025, si defenestra l’amministratore delegato della Gesap che pure ha ottenuto ottimi risultati all’aeroporto di Palermo, si promette di spremere acqua dalle pietre e si tuona contro la malasanità contro la quale si doveva agire prima di svegliarsi.
Insomma uno Schifani muscolare, che sa tutto più di tutti, che accentra senza pietà. Neanche di se stesso.

Di Gery Palazzotto

Uno che scrive. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

2 commenti a “Il ruggito di Schifani”
  1. Schifani da circa 40 anni infesta la politica italiana. Da ultimo corona la sua carriera prendendosi la SICILIA. Qui i problemi sono tanto, cito i più gravi: la distribuzione dell’acqua potabile, i trasporti e le strade da 3° mondo, la sanità allo sfascio. Schifani non ha portato alcun valore aggiunto e cosa vergognosa passa il tempo a criticare o “decapitare” i suoi collaboratori o altri che non hanno alcuna responsabilità dello sfascio

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