Beppe Grillo, il silenzio non è d’oro

Grillo ha scelto di non concedere interviste. Il leader del Movimento 5 stelle ha una manifesta allergia nei confronti dei giornalisti, basta vedere l’insofferenza con cui li respinge quando se ne trova qualcuno tra i piedi. E’ una scelta che difficilmente può essere condivisibile, anche tra i suoi accoliti suppongo.
In campagna elettorale la comunicazione – quella vera, non quella ossequiosa delle Barbare D’Urso e delle altre pie imploranti come busta paga impone –  è fondamentale. Perché, oltre a diffondere idee e progetti, dà la possibilità agli elettori di tastare il polso del candidato, di metterlo alla prova, di verificarne la tenuta. Grillo dice: il nostro programma è tutto sul web. Sì ma, se solo fosse possibile, qualcuno dovrebbe chiedergli se lui comprerebbe mai un’auto vedendola solo sul catalogo.
Il mondo, nell’ottica del capo del Movimento 5 stelle, è tutto un complotto, tutto un magna magna. Chissà, magari è vero. E magari Grillo ha il lanternino per guidarci alla scoperta della verità. Però in un Paese che ha perso la fiducia chiedere un voto sulla fiducia è un passo ardito: per combattere un’epidemia bisogna dimostrare non soltanto di essere medici ma anche di avere i farmaci giusti.
La sensazione è che Grillo giochi molto col suo personaggio – interessante e ammaliante – e sottovaluti l’intelligenza dell’elettorato. Lo dimostra la sufficienza con la quale il comico si rivolge a chi osa fare una domanda. Caro Grillo, la sa una cosa? C’è un sacco di gente intelligente, furba e colta in quest’Italia di mezze calzette, gente che la voterebbe se solo lei si degnasse di darle conto, senza ridacchiare quando uno chiede. Solo che lei sta dimostrando di confondere il palco di un artista con quello di un politicante.
Le rivoluzioni hanno bisogno tanto di fede quanto di coraggio: la prima si coltiva in solitudine, il secondo si rafforza col confronto.
Grillo, mi duole molto dirlo, in questo momento rischia di andare a combattere con un esercito di automi.

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Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

14 commenti su “Beppe Grillo, il silenzio non è d’oro”

  1. E’ molto difficile commentare il suo commento, sig. Palazzotto. Esattamente è il marcio che c’è in giro, che ha fatto scegliere Grillo di comportarsi come si sta comportando. Infatti si vede come l’intera classe politica, che compare in tv da anni e anni, si è resa credibile…Molt credibile. E dove ci ha portati!
    E’ comunicazione quella che fa grillo nelle piazze. Quella si che è comunicazione. E non i siparietti preconfezionati in televisione che fanno i politici.
    Poi che dovrebbe temere grillo da giornalisti che fanno domande che non metterebbero in difficoltà nemmeno un bambino di 10 anni? A meno che, posti di fronte a lui, non se ne uscissero con domande “finalmente” degne di un giornalista vero! Ma a quel punto la cosa non farebbe che dare ancora più ragione a Grillo, perchè la domanda sorgerebbe spontanea: ma perchè con tutti gli altri fanno domandine cretine e con Grillo si scatenano con domande da veri giornalisti??

  2. C’è da chiedersi chi sono gli stupidi che comprerebbero un’auto che invece ha visto solo in una pubblicità in tv e da chi li ha già fregati più volte!

    Errare humanum est, perseverare autem diabolicum

  3. e’ da tanto che grillo lamenta questo abuso di malgoverno, ruberie, vessazioni verso la societa e popolo italiano , da parte di chi ci governa,e di chi dietro le quinte muove le fila. l’ha sempre denunciato nei suoi spettacoli. le tv i giornali dov’erano? a dar conto ai loro editori .grillo e’ giustificato per aver rinunciato all’intrvista a skay,ha fiutato qualche tiro mancino. proprio perche’ la gente non e’ tanto stupida voi gioralisti dovreste dire la “vera verita’ “, e non quella che vi viene ordinata siate seri. l’ordine de grnalisti deve essere abolita,esiste sono in italia.

  4. come vedi dalle prime risposte, gery, la scelta di grillo è invece perfettamente condivisa, anzi caldeggiata dai suoi accoliti. è questo che mi ha sempre inspirato diffidenza nel personaggio. impiegare la sua intelligenza e capacità comunicatva, rinforzate da opportune strategie di marketing, per pescare a piene mani dove è tanto facile raccogliere. tra chi è stanco della politica, delle ruberie, dei privilegi, delle caste e delle sette e non sente il bisogno di chiedere più di un tanto, ma si accontenta di seguire l’uomo “nuovo” che indica, con immagini accattivanti e tono spesso roboante, il cammino del cambiamento.
    di questo tipo di leader, e dei suoi seguaci, io ho un certo timore.

  5. “Sì ma, se solo fosse possibile, qualcuno dovrebbe chiedergli se lui comprerebbe mai un’auto vedendola solo sul catalogo”

    Appunto, come si può votare vedendo ed ascoltando solo il catalogo TV

  6. A leggere i commenti, antonella esclusa, mi viene in mente un aforisma: “Dietro un uomo grande (Grillo?) c’è sempre qualcuno che non riesce a vedere bene il film”.

  7. …e quindi alla fine siamo alle solite: chi vota grillo è un fanatico ipnotizzato dal “grande” grillo, che non vede la realtà vera, mentre chi non lo vota è uno che ha capito tutto dell’Italia e che dall’alto della sua saggezza e maturità considera l’elettore di grillo come un “ragazzetto” al quale tirare le orecchie.
    Eh si, affidiamoci agli altri partiti. Loro si che sanno governare!…

  8. Il riassunto dei commenti critici è quindi: criticare senza conoscere. Quanta fuffa per partito preso. Io ho stigmatizzato il comportamento mediatico di Grillo. Del resto quale elettore con un po’ di sale in zucca dovrebbe congratularsi col suo leader che non parla coi media? Il sottoscritto, che pure ha più volte avuto parole di elogio per Grillo (vedi link del post), ritiene che il dialogo e il contraddittorio siano principi fondanti della democrazia. Molti grillini evidentemente no. E ciò purtroppo ha il suo peso sulle sorti di questo paese.

  9. Signor Palazzotto:

    1) non credo che gli elettori di grillo si complimentino con lui sol perchè non parla con i media. E’ una scelta di grillo e all’elettore non fa nè caldo nè freddo.
    2) non dovrebbe disprezzare chi non la pensa come lei, specialmente chi, come me, o altri che sono intervenuti, non ha offeso nessuno.
    3) il “partito preso” è un atteggiamento mentale che conosce solo chi lo attua. E lei non è dento i nostri cervelli per sapere se è partito preso o no.
    4) se considera dialogo quello che grillo dovrebbe avere con bruno vespa o santoro o altri…, allora vuol dire che non le è chiaro quale “mostro” sia la tv.
    5) Non sapevo che le sorti di questo Paese fossero compromesse dai grillini: incredibile! Dovranno riscrivere i libri di storia!!
    6) Non sono un grillino. Non faccio parte del suo movimento. Sono libero. Per cui credo di avere un pò più diritto ad esprimere la MIA opinione, visto che non è “condizionata”. I giornalisti in generale, invece (non mi voglio riferire a lei, per carità)dovrebbero avere un pò meno diritto , visto che non sono liberi. Semmai si potesse “quantificare” il diritto ad esprimere la propria opinione ( il che sarebbe non di un paese democratico)
    7) Penso che lo voterò.

  10. Chi le ha detto che io disprezzo chi non la pensa come me? Il Movimento 5 stelle esercita un certo fascino su di me, ma non mi piacciono i benaltristi e i superficiali. E parlo in generale, senza riferirmi a lei.
    P.S.
    Sono stato costretto a cancellare un bel po’ di commenti che contenevano offese, la più mite delle quali era “testa di cazzo”. Neanche quando me la prendo coi berlusconiani si arriva a tanto: amarissima verità.

  11. Beh, lei ha usato il termine “fuffa”. Non mi è piaciuto. E’ un termine dispreggiativo. Almeno io lo percepisco così. In tal senso dicevo che potrebbe aver offeso.
    Al di la di tutto ciò, delle divergenze di vedute sull’argomento del suo post, non vorrei darle l’impressione di essere anche io maleducato (lungi da me) come coloro i cui commenti lei ha detto di aver dovuto cancellare. E la ringrazio della sua ospitalità su questo blog. Noi utenti siamo pur sempre ospiti, e ritengo che un ospite, come del resto chi ospita, debba avere un codice di comportamento in rispetto a chi ci ospita.
    Buon lavoro…

  12. Carissimo Gery mi dispiace, da più che simpatizzante del M5Stelle, prendere atto che i deficienti sono ben distribuiti anche nel movimento e che anziché rispondere con argomenti scelgono la via dell’offesa personale. Mi sento in dovere di scusarmi anche per loro che non sanno quello che fanno …

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