In galera e basta

Stefania Petyx ieri sera ha raccontato una storia di ordinaria truffa al comune di Palermo.
Sarà che stimo Stefania, sarà che detesto Diego Cammarata e la sua amministrazione, sarà che in questi giorni devo pagare l’Iva, fatto sta che quando ho visto il servizio su “Striscia” ho avuto un attimo di disorientamento. Dapprima ho dato la colpa al disturbo che al momento mi provoca qualche fastidiosa vertigine, poi però mi sono reso conto che c’era qualcos’altro: rabbia, senso di impotenza, sapore amaro di ingiustizia.

Siamo una terra di pseudo.
La maggior parte delle anime, qui, ha una componente usurpata rispetto al netto che la realtà sociale gli deve. Pseudo-politici, pseudo-professionisti, pseudo-elettori, pseudo-intellettuali, pseudo-lavoratori. C’è un modo per riconoscerli, questi pseudo (che sono la maggioranza). Cercate nella folla chi si agita di più, chi brandisce un tesserino, chi ostenta un titolo, chi sorride a sproposito: troverete il meglio del peggio certificato.
Tuttavia Stefania Petyx ci ha ricordato, con disinvolta caparbietà, che le nostre lande non sono popolate solo da questi individui, che esiste ancora chi sa che indignazione e disfattismo devono essere tenuti lontani come il fiammifero e la benzina.
L’esperienza e la buona fede insegnano che persino la trovata più mefistofelica è vana quando la sana evidenza viene esposta con coraggio, e nel mondo dominato dagli pseudo ci vuole coraggio anche a chiedere “scusi, che ne fate dei miei soldi?”.

Soldi.
Centinaia e centinaia di migliaia di euro che, nella Sicilia dei senzacasa e dei disoccupati cronici, finiscono nelle tasche degli pseudo-furbi, con l’orchestrazione di pseudo–amministratori, grazie all’ignavia di pseudo-giornalisti e alla distrazione di pseudo-magistrati.
In un raptus di ottimismo mi piace pensare che, prima o poi, tutti gli impostori coinvolti in questa storia pagheranno non tanto per quello che hanno rubato, ma per averci considerati tutti una massa di decerebrati.
Non ho mai contato sulle gocce che rovinano gli equilibri instabili dei vasi stracolmi, quanto sulle quelle che perforano la roccia.
Qui si è rotto il fondo, si è aperta una voragine. Che deve inghiottire, senza sconti, chi ha rubato, chi ha truffato, chi ha corrotto.

Grazie a Rosalio.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

23 commenti su “In galera e basta”

  1. Gery, hai descritto ciò che provo ogni giorno, ma l’hai fatto come non riuscirei mai a fare.
    tornando alla cronaca, facendo due conti mi viene da dire che se togliessimo chi ruba chi truffa e chi corrompe, in quel palazzo resterebbero 3 o 4 persone!

    hai capito come mai politici sconosciuti, invisibili, prendessero tanti voti?

  2. Nella mia vita di palermitano ho visto tanti morti ammazzati, sangue, grida disperate di madri colluse e titoli di giornali che facevano la conta delle vittime. E la città andava avanti come se niente fosse, cullandosi nella sonnolenta negazione. “Tanto finchè s’ammazzazano tra di loro..”
    Poi arrivò Capaci e la paura. La paura di poter essere su quell’autostrada in quel preciso istante. Ed allora le cose cambiarono.
    Palermo aprì gli occhi.
    Ma quando si è abituati a dormire troppo, non si può stare svegli a lungo, prima o poi il sonno arriva e ti vince.
    Altri, invece, stanno sempre svegli e pronti, loro non dormono mai, ma non è colpa loro, è la bulimìa che li costringe. Ed allora mangiano, mangiano a casa loro, dai loro amici, a casa nostra, in tutte le tavole, quelle già apparecchiate e pronti ad apparecchiarne altre.
    E cu mancia, fa muddichi.
    La sveglia è suonata da un pezzo. Altri cinque minuti.

  3. Brava Stefania, come sempre.
    Più che “opere d’ingegno” qui si tratta di opere per ingegnarsi.
    Maestro, ricordi che a noi per una presentazione di libri (GRATUITA) alla biblioteca di Casa Professa ci fecero vedere i sorci verdi? Prese elettriche che non si trovavano, impiegati che non spostavano nemmeno una sedia per darci una mano, corse dall’elettricista (a spese nostre) per trovare un riduttore… Forse non siamo abbastanza ingegnosi come quei signori intervistati. Anzi, davamo pure fastidio. Dico, a volte non sarebbe cosa di chiudere gli occhi e distribuire legnate e testate, a cu’ pigghu pigghiu? Gente di fango.

  4. Dal Cacciatorino: ” Dico, a volte non sarebbe cosa di chiudere gli occhi e distribuire legnate e testate, a cu’ pigghu pigghiu? Gente di fango.” Gli occhi li aprirei ogni tanto, solo per avere la soddisfazione di vedere chi rimane a terra.

    Ps
    Gery tutta la mia solidarietà per le vertigini, io oggi vado dal terzo otorino. :)

  5. In una società, idealmente sviluppata su più strati e semplificata, l’amministrazione comunale sta a metà, tra i cittadini e le amministazioni regionali prima, e le statali subito sopra.
    Lasciamo perdere che lo strato più basso, quello cittadino, ha votato diversi “marpioni” in cambio di qualche Kg di pasta, ma chi gli sta sopra non vede le ragioni per la defenestrazione, e per un commissariamento bello e buono del comune di Palermo?
    Già con i soli servizi della bravissima Stefania si è delineata una chiara situazione di incapacità e ingenuità, nella migliore delle ipotesi, e di malaffare nella peggiore.

    Ma visto quello che succede in Parlamento non ci si può aspettare diversamente. Anzi, mi aspetto: un aumento del rating del comune; una lettera d’encomio; una pacca sulla spalla; un decreto “presidenziale” per permettere l’approvazione del regolamento Tarsu fuori limiti di tempo, con la conferma dell’aumento del 75% e uno nuovo dell’8%; una festa con ricchi premi e fighetton a spese della Protezione Civile spa; un buono per una spa.
    Sarò forse deformato mentalmente, ma ho la netta sensazione di essere amministrato e governato da un manipolo di delinquenti.
    Sarà che chi ci governa è diretta espressione del popolo… e allora non c’è più speranza.

    E’ vero, siamo in un periodo di grande crisi, di dignità e degnità però.

  6. Come dice bene Gery, e come pochi dicono attraverso gli organi di informazione ufficiali, il problema è quello degli pseudo. Personaggi che si improvvisano qualunque cosa senza averne titolo o merito.
    La grandezza di Stefania Petyx sta proprio nell’averli scoperti dal basso, senza effetti speciali ergo apparecchi di investigazione,ma attraverso la semplice curiosità che è il seme dell’intelligenza pura.
    Voi che avete il dono della parola scritta e la fortuna di avere un auditorium mettetevi insieme e portateci con voi verso un futuro limpido, fatto di persone oneste.
    grazie e scusate lo sfogo

  7. @Stefania Petyx. Sì, l’ho capito Stef, grazie alla tua lucida ricostruzione dei fatti. Brava!
    @Vincenzo. Mi segno la tua ultima frase “La sveglia è suonata da un pezzo, altri cinque minuti”: è un ottimo titolo per un post sul sonno della ragione a Palermo e in tutta la Sicilia.
    @Cacciatorino. Ricordo molto bene quel pomeriggio. E dire che presentavamo un libro contro le ecomafie. Per poco non ci chiesero il pizzo. Però, secondo me, dovremmo raccontarla tutta quella giornata.
    @Floriano. Da una settimana, per ordine del medico, dormo sul fianco sinistro e non devo MAI cambiare posizione: ho una spalla che si è appiattita sullo sterno.
    @Tanus. Questi qui sono stati eletti da qualcuno e il motivo per cui hanno preso tanti voti ce lo ha spiegato Stefania.
    @Lorenza. Noi abbiamo solo il dono dell’onestà, come te e molti altri. Siamo troppo pochi per trainare qualcuno e qualcosa. Però possiamo fare un po’ di casino, se ci mettiamo tutti insieme.

  8. sì, brava stefania.
    resta l’amarezza più grande.
    quella per la certezza, non il sospetto, la certezza, che la reazione al servizio di ieri per tanti, futuri e presenti elettori, sia stata: cazzo, a saperlo prima lo ceravo anch’io il signor x per buscare 400 euro per mezza giornata di lavoro a settimana.
    è così che funziona

  9. E già Gery,
    c’è chi si nutre a pasta e chi a caviale e champagne.

    Ti vorrei ricordare invece un’altra massima popolare, citata in parte da Vincenzo:
    veru ca cu mancia fa muddichi… chisti però sù pistuluna.

  10. Ecco Holden, è questo che ho sentito stamattina,dai genitori che accompagnavano i figli a scuola. Tutti avevano seguito Striscia (ha più ascoltatori Striscia o il TG1?) e tutti commentavano più o meno cone le tue parole. Una signora ha riassunto così i fatti, a favore di un’altra donna che ieri sera non guardava la tv:
    “niente, (niente?), a Palemmo ci sono il doppio degli impiegati comunali di Torino. E poi se lei non ha raccomandazione giusta, non ne prende soldi. E’ che io un canusciu a nuddu.”
    Mi associo allo sfogo di Lorenza, anche io vorrei essere rappresentata da chi della realtà sa parlare e anche scrivere, perchè da tanti anni la osserva, la studia, la conosce. Io voterei volentieri per l’integrità intellettuale, per la caparbietà, per il coraggio e per l’onestà. Io voterei per Stefania Petyx e per Gery Palazzotto.

  11. L’ennesima batosta alla mia, alla nostra (ma di quanti poi?) intelligenza! Ho lavorato per 14 anni in un piccolo comune del “ricco e industrioso nord-est”, e queste cose non le ho MAI viste… Non tanto perchè al nord (le porcherie anche lì si sprecano), quanto per una forma mentis più orientata al “politically correct”. Non sono palermitano, non sono siciliano, non mi sento neanche più italiano…. non vedo più una sola ragione che mi spinga a continuare a vivere in questo angolo del mondo. La delusione e lo sconforto sociale ormai mi hanno pervaso.

  12. ieri sera guardavo striscia a bocca aperta,conosco molte realtà locali,molti amministratori,la gran parte persone perbene,purtroppo alcuni amministratori sono ladri di polli, altri ladri lo diventano solo nelle occasioni d’oro,quelle che cambiano la vita per generazioni,e poi tornano a fare i moralisti di mestiere,molti amministratori non rubano ma magari utilizzano la loro posizione per forzare un pò la cosa pubblica verso posizioni a loro vicine,tutto deprecabile,però mai avevo visto un sistema così capillare di controllo ed indirizzo senza della spesa pubblica al solo ed esclusivo fine diretto e personale di un consigliere comunale,e il tutto succede a Palermo,non a carrapipi dove sono 4gatti,l’opposizione non esiste e non controlla nessuno,a Palermo!
    C’era bisogno dell’ottima Stefania Petix per scoperchiare tutto questo? Come è possibile che sia successo tutto nel silenzio più assordante delle opposizioni? e gli altri consiglieri? non sapevano,non vedevano?

  13. Cara Rosipa, questo blog è frequentato da molte persone oneste – alcune delle quali esponenti politici – che hanno i numeri per prendere il timone di questa barca alla deriva. Non c’è bisogno dei dilettanti allo sbaraglio per amministrare in modo corretto.
    Grazie comunque per la fiducia!

  14. nessuno di noi fa nulla perchè semplicemente siamo ancora lontani dal punto di rottura…e peggio ancora sappiamo che quando arriverà quel punto…la soddisfazione di “avere fatto giustizia” durerà pochissimo e non saremo noi a cogliere i frutti…in fondo questa storia è già successa nei secoli dei secoli…

  15. @Stefania Petyx: brava. Perché ho l’impressione che ci voglia un reggimento di Stefanie Petyx solo per ‘sfiorare’ appena la superficie di questa cloaca…

    @Gery: tutto ok e soffro perché sai ti sono vicino e so quanto rode. Rode anche a me che vedo Palermo in vacanza ogni 3 ~4 anni da piú di 20 ormai… ma perché usi pseudo-qui, pseudo-qua? Mi sembra al contrario che siamo di fronte a spudorati malfattori, arroganti delinquenti, criminali da basso fondo. Tutti puri e duri. Altro che pseudo.

    Di pseudo c´é solo la pseudo-societá civile in cui la gente perbene crede di vivere ogni giorno, per lassismo, inappetenza mentale, cecitá e sorditá. Oppure per il maledetto ‘laissez-faire’ atavico del “guarda e passa”.

    Sai che sono partito per seguire una strada impossibile in Italia, dura come i mustaccioli per chi si avventura all’estero e si confronta – alleluia e finalmente – con la meritocrazia.

    É con tristezza che devo ammettere che non tornerei a vivere in questa lassa terra neanche se mi pagassero uno stipendio equivalente.

    Oltre alla mia nausea di fronte al compromesso che mi ha fatto a) lasciare il mio Paese, b) mai lavorare in Italia, esempio un precariato od un (in)famous articolo 36 all’Universitá sotto un solito Barone, c) mai fatto un concorso in INFN: solo applicazioni ad istituti esteri, aggiungo che ho una figlia che queste cose non le ha mai conosciute e spero mai le conoscerá.

    Un abbraccio.

  16. Non voglio violare la privacy di Massimo, ma mi consento di rivelare il motivo per cui ritengo che le sue parole siano particolarmente importanti. Massimo, che è un mio amico, è uno dei famosi cervelli italiani in fuga. E’ uno che svolge un’attività molto prestigiosa, all’estero. Lui, sua moglie e sua figlia hanno girato il mondo per motivi di lavoro. Ovunque ben accolti. Nella loro famiglia si parlano tre lingue e, ogni volta che li vado a trovare (una volta li ho raggiunti in un altro continente e ho occupato casa loro per quasi un mese), ho la meravigliosa sensazione di godere del calore di Palermo pur essendo a migliaia di chilometri di distanza.
    E’ amaro dirlo, ma necessario: restate dove siete, amici. Al limite preparate la stanza degli ospiti e aggiungete due posti a tavola.

  17. lo sai che non ci metto niente ad organizzare una raclette!! Quando arrivi?

  18. Bel servizio di Stefania Petyx, bel post di Gery, interessanti e divertenti i commenti. Peccato che la Sicilia degli infami non schiatta mai. Provo schifo e rabbia, anche se non serve a niente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *