Un muto dice a un sordo

Il Corriere.it oggi riesce nel triplo salto mortale con avvitamento carpiato e piegamento esterno delle ginocchia: dedica cioè ampio spazio alle intercettazioni pubblicate dall’Espresso (nel frattempo ce ne sono delle nuove) ma si guarda bene dal linkarle. Il che è come descrivere un panorama a un gruppo di non vedenti tenendo la bocca chiusa.

Letto anche su Manteblog.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

12 commenti su “Un muto dice a un sordo”

  1. E vabè, Gery, significherebbe linkare la concorrenza… glielo possiamo anche concededere.

    Ho fatto un giretto su Libero-news di Feltri e ho notato una cosa: le foto più grandi sono dedicate alla nota D’Addario (su un set fotografico spagnolo) e a Belen Rodriguez (nuda, ovviamente).

  2. Cara Contessa, il termine concorrenza quando si parla di materiale diffuso nel web ha una valenza diversa rispetto ad altri ambiti. In realtà linkando un sito “concorrente” tu amplifichi la popolarità del tuo contenuto quindi ottieni un diretto vantaggio.
    Non vorrei annoiarla, però spero di spiegarmi.

  3. Chiarissimo, per carità, non era un appunto.
    Mi chiedevo se il fatto di linkare L’Espresso, che ha l’esclusiva sulle intercettazioni, non sottolinei lo scoop di un’altra testata (concorrente).
    Di certo, non potevano non riportare la notizia.

  4. La parte in cui il signor B. si pavoneggia di essere alla guida del “settore economico” del g8 è di una tristezza senza pari. Mi fa quasi tenerezza. Per non dire compassione.

  5. Non so, io preferisco la parte in cui lei gli dice che “all’inizio le ha fatto un po’ male”…

  6. I corifei di Berlusconi sostengono che si tratta di falsi. Dimenticano però che un falso si ispira all’originale, se così non fosse sarebbe un originale e non un falso

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