Pregiudicato per disinformazione

L’aspetto della nuova uscita di Minzolini che dovrebbe destare scandalo (e anche un po’ d’allarme) è quello legato alla reiterazione. Cioè – ma è lo stesso Garimberti a farlo trasparire nella sua lettera al direttore della Rai Masi – il fatto di essere un “pregiudicato” della disinformazione.
E’ chiaro anche ai bambini, anche a quelli incolpevolmente berlusconiani, che un direttore può dire la sua su qualunque tema politico, auspicare elezioni anticipate o fare il pesce in barile, ma se quel direttore non perde occasione per tirare la volata al partito di maggioranza allora abbiamo un problema.
Anche perché vale sempre la pena di ricordare al mondo intero il Tg che Minzolini dirige è parte di un costosissimo servizio pubblico che spesso è troppo al servizio e poco pubblico.

Censo e incenso

Mi sembra che i risultati elettorali siano in linea con il principio di moderna oligarchia (governa chi ha i soldi per la chirurgia estetica e per un capospalla di Brioni o di Corneliani) che rende l’Italia un paese unico nella stratosfera. Traduco: di consumare le suole e andare a votare non gliene frega a (quasi) nessuno, tranne a quelli che hanno un interesse da preservare. E – vi prego di credermi – lo dico senza una tara partitica.
In origine i voti si contavano. Oggi si pesano.
Dalle regole della democrazia a quelle del mercato (inteso come luogo di compravendita).

Grazie alla Contessa per avermi spiegato chi e cosa sono Brioni e Corneliani.

Facciamoci meno male possibile

definitivi

Da quel che ho capito, Berlusconi non ha sfondato,  Franceschini non ha vinto, l’Idv ormai tallona la Lega, e la Sicilia ha preferito il mare pur regalando qualche sorpresa in controtendenza rispetto al resto dell’Italia.

Apro questo canale di liveblogging, dove chiunque può dire la sua o inserire aggiornamenti interessanti, dichiarando il mio voto: Pd, Borsellino e Crocetta.