Bromuro

Vittorio Feltri e Dino Boffo
Vittorio Feltri e Dino Boffo

C’è solo un modo per far ammosciare una grave accusa al potere politico e a chi lo incarna: farla diventare una polemica tra giornali e giornalisti.

Taglio basso

il giornale

Il ritorno di Feltri a il Giornale segna una significativa virata nella scelta degli argomenti di prima pagina.

Bombe carta

A il Giornale, Mario Giordano lascia il ruolo di generale di corpo d’armata a Vittorio Feltri senza alcuno sprazzo di ottimismo. Almeno oggi gli va riconosciuta una certa sincerità.

Aria nuova

Vittorio Feltri torna a dirigere il Giornale. Dopo il caso del Corriere della Sera, con la staffetta Mieli-De Bortoli, si può parlare di andazzo del re-incarico. Nulla di strano. Però ne dovremo tenere conto quando leggeremo il prossimo editoriale sul rinnovo della classe politica.

La livella di Libero

Il quotidiano di Vittorio Feltri, anche stamattina, scrive che tutti i maschi (del mondo?) vanno a puttane e/o tradiscono la moglie.

Che senso ha per un quotidiano progressista continuare a rovistare nel cesto della biancheria nella speranza di recuperare la prova che anche Berlusconi è un uomo e che, come tutti gli uomini, ha qualcosa da nascondere?

Mi sono dissociato già una volta da questa simpatica generalizzazione, lo faccio ancora. Almeno per far sapere ad amici e parenti che non dilapido i miei scarsi averi in escort e festini.

La satira di Libero

libero

Titolo di apertura di Libero di oggi: “Censurato Berlusconi”. Questa sì che è satira.

Tutti moralmente smutandati

L'illustrazione è di Gianni Allegra
L'illustrazione è di Gianni Allegra

“Del resto, si fa presto a dire porco e a ritirarsi sdegnati tra quelli che fanno i moraloni ma sempre con la coscienza degli altri. Pure noi, nel senso di gente del Belpaese, sul tema mica abbiamo l’anima tanto pulita e neppure tutti i sentimenti al posto giusto”.

E’ il succo del ragionamento di Luigi Santambrogio su Libero. Che risolve così la nota questione di Happy Papi: siccome “siamo tutti un po’ moralmente smutandati”, Berlusconi è il nostro leader ideale. Non so chi frequenti il signor Santambrogio: di certo io e qualche altro non siamo nella cerchia delle sue amicizie, che probabilmente coincidono col campione di riferimento per queste sue affermazioni quantomeno bizzarre. Il senso di universalità delle sue raffinate righe va quindi diluito con una sana risata.

Grazie a La Contessa.

Sogno o son mesto?

L’attimino fuggente
di Giacomo Cacciatore

Ho fatto un sogno.
Un paese libero da Libero e da Feltri.
Un paese in cui a Cossiga, invece di lettere aperte sui giornali, diano una pacca sulla spalla, una caramella al miele e un bacetto della buonanotte.
Un paese in cui “intellettuale” o “istruito” sia una definizione di vanto e “coatto” una di demerito, e non viceversa.
Un paese in cui un capo dello stato sappia dire cose come “siate padri migliori se non perfetti” e non ” farò piazza pulita dell’immondizia dei giornali di sinistra”.

Mi sono svegliato, ho letto il giornale e mi sono detto: ma che cavolo di sogno.

Parlate per voi

libero di feltri

La prima pagina di Libero di ieri era da toccarsi le… toccare ferro.

Moglie destabilizzante

Secondo Vittorio Feltri, donna Veronica è pericolosa per il Paese. Quale paese? Quello dove dovrebbe essere mandato lui.